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Afghanistan: Critiche a Conte per le aperture. Di Maio: 'Non giudicarli dalle parole'

Tensione tra i pentastellati dopo le parole di Giuseppe Conte e la sua ‘apertura’ al dialogo con il nuovo Emirato islamista. “E’ importante agire in maniera coordinata nei confronti dei talebani. Dobbiamo giudicarli dalle loro azioni, non dalle loro parole”, sembra correggerlo Di Maio che chiede di “mantenere una posizione ferma sul rispetto dei diritti umani e delle libertà, e trasmettere messaggi chiari tutti insieme”.

Ma Conte – con Grillo sullo sfondo che parla di “fuga disonorevole” e “macchia indelebile” – difende la sua linea di “dialogo serrato” pur con la ferma richiesta del “rispetto dei diritti umani” e replica duramente ai suoi detrattori: “Di fronte al disastro umanitario che è in corso in Afghanistan, dove sono in pericolo i più elementari diritti fondamentali, è vergognoso che in Italia ci sia chi gioca a strumentalizzare fatti e dichiarazioni per biechi fini di polemica politica”.

Oltretutto, scrive su Fb, visto che “la polemica proviene dagli esponenti di quella stessa forza politica che ha inneggiato al “rinascimento arabo” e che ha sostenuto fideisticamente che il percorso che si stava compiendo in Afghanistan fosse risolutivo e privo di errori”.


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