“Le scrivo la seguente lettera perché è giusto che in questa sede io esprima le mie scuse all’ex sindaco di Lodi e rivolga a lui e alla sua famiglia i migliori auguri per l’esito di un caso giudiziario nel quale il dottor Uggetti, con forza, tenacia e dolore è riuscito dopo anni a dimostrare la sua innocenza”. Così il ministro degli Esteri ed esponente del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, in una lettera a ‘Il Foglio’, ha parlato della vicenda giudiziaria dell’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, che è stato prima condannato e poi assolto in appello dall’accusa di turbativa d’asta.
“Non ho mai conosciuto Uggetti e non abbiamo contenziosi pendenti. Penso soltanto che glielo dovevo, da persona e da essere umano, prima ancora che da uomo delle istituzioni”, ha aggiunto. Nei giorni della notizia del suo arresto “nella stessa piazza e nello stesso week-end, prima il Movimento 5 stelle con la mia presenza e il giorno dopo la Lega di Matteo Salvini, con Calderoli, organizzarono dei sit-in contro il dottor Uggetti fino a spingerlo, un mese dopo l’arresto, alle dimissioni – ha ricordato Di Maio – l’arresto era senz’ altro un fatto grave in sé, ma le modalità con cui lo abbiamo fatto, anche alla luce dell’assoluzione di questi giorni, appaiono adesso grottesche e disdicevoli. Il periodo dell’arresto di Uggetti coincise con le campagne elettorali che nel 2016 coinvolsero le città di Roma, Torino, Napoli, Milano e Bologna: una tornata, lo ricorderà, senza esclusione di colpi. Anche io contribuii ad alzare i toni e a esacerbare il clima. Sul caso Uggetti fu lanciata una campagna social molto dura a cui si aggiunse il presidio in piazza, con tanto di accuse alla giunta di nascondere altre irregolarità”. “Non vorrei essere frainteso, io sono fortemente convinto che chi si candida a rappresentare le istituzioni abbia il dovere di mostrarsi sempre trasparente nei confronti dei cittadini, e che la cosiddetta questione morale non possa essere sacrificata sull’altare di un ‘cieco’ garantismo – ha concluso – il punto qui è un altro e ben più ampio, ovvero l’utilizzo della gogna come strumento di campagna elettorale”.
“Sono contento delle scuse di Di Maio, spero che il suo ravvedimento sia sincero; e spero che possa essere utile alle tante persone che sono state additate e linciate prima che si accertassero i fatti. Questo non deve più accadere, perchè la politica deve parlare di valori, programmi ed azioni concrete, non fare il tifo sulle manette”, ha detto Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi, al Tg3
“Riconoscere un errore, come ha fatto oggi Luigi Di Maio, è una virtù”. Lo afferma Giuseppe Conte in una nota. “Alimentare la gogna mediatica per contrastare gli avversari a fini elettorali contribuisce all’imbarbarimento dello scontro politico. La politica è dialogo, confronto anche aspro, utile a superare i conflitti sociali, ma deve sempre muovere dal rispetto della dignità delle persone e deve sempre orientarsi verso una sintesi superiore nell’interesse generale”, aggiunge.
“Il fatto che Simone Uggetti sia stato assolto è un bene e ci scusiamo per gli attacchi sproporzionati, ma c’era stata un’indagine, delle denunce e un arresto. Credo che il Movimento 5 Stelle e il Pd debbano dare un segnale candidandolo nel collegio di Siena”. Lo dice l’ex viceministro M5s Stefano Buffagni, tra i precursori della linea garantista all’interno del Movimento. “Come M5S abbiamo fatto alcune evoluzioni e cambiato alcune posizioni all’inizio molto estreme e che si sono un po’ moderate” ricorda ma aggiunge: “abbiamo alzato l’asticella dell’onestà sulla scena politica”.
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