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Conte: 'Il Mes non è il mio obiettivo. Vera svolta è piano 500 miliardi'

Il sostegno di Matteo Renzi all’esecutivo “è stata una decisione importante”. Lo sottolinea il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in colloqui riportati da ‘Il Corriere della Sera’, ‘La Repubblica’ e ‘Il Messaggero’, spiegando che “accoglieremo le proposte di Italia viva su infrastrutture e family act”, temi “che ci stanno a cuore”. Conte smentisce che l’accordo sia nato da accordi su rimpasti di governo a favore di esponenti di Italia viva: “Non li immiserite – commenta – è una questione di prospettiva”. Venendo al Mes, Conte ribadisce che “non è il mio obiettivo anche per una questione di consistenza, al di là delle condizionalità e delle sensibilità politiche interne”. Per lui la vera “svolta storica” è sui “500 miliardi a fondo perduto, da Francia e Germania”. Per il premier “la Commissione può fare ancora meglio”.

I numeri da record sul ricorso alla Cassa Integrazione in Italia “fotografano l’eccezionalità del momento che stiamo vivendo” dice. L’impegno del governo è “per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro”. Grazie al decreto Rilancio “semplificheremo le procedure per l’erogazione della cig in deroga e consentiremo all’Inps di anticipare il 40 per cento delle somme spettanti al lavoratore entro due settimane dalla presentazione della domanda”. In più, abbiamo allargato la platea dei lavoratori a cui sarà riconosciuta una indennità per far fronte all’emergenza, come colf e badanti. Ieri 1,4 milioni di stagionali, autonomi e partite Iva hanno ricevuto dall’Istituto di previdenza il bonus 600 euro per il mese di aprile, che nei prossimi giorni sarà erogato a tutti i beneficiari”. Ci saranno anche interventi sul codice degli appalti: “Dobbiamo rafforzare i presidi e renderli più efficaci ed efficienti” sempre vigilando sulle possibili infiltrazioni della criminalità.

Conte non sottovaluta le tensioni sociali “in un contesto in cui c’è tanta sofferenza economica diffusa. Gli italiani stanno affrontando l’emergenza con grande responsabilità, capacità di resilienza e di reazione”. Quanto allo scontro con la Lega, Conte conferma il “dovere di dialogare”, ma chiede alla destra di fare la sua parte: “Ora c’è il decreto rilancio, sta alle opposizioni attivarsi perché questo dialogo sia costruttivo”. In quanto all’election day il 13 e 14 settembre, “ci si sta lavorando, ma è una questione che va concordata anche con le Regioni e deve essere condivisa con tutti”.


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