E’ iniziata poco prima delle 20 la riunione della cabina di regia tra il premier Giuseppe Conte e i rappresentanti di Regioni ed enti locali. Per le Regioni ci sono Fontana, Bonaccini e Musumeci, per i Comuni Decaro, Raggi e Pella. Partecipano i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza e il sottosegretario Riccardo Fraccaro.
“Le notizie filtrate circa l’apertura di attività produttive o l’allenamento di misure restrittive per lunedì prossimo sono prive di fondamento. Per la settimana prossima rimangono in vigore le misure già previste, che scadono il 3 maggio, e non è prevista nessuna modifica. Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare ma non sono tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l’abbassamento della soglia di attenzione”.
“Si sta lavorando a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza. Un programma che integri una gestione organizzata e coordinata delle attività industriali, della logistica, dei trasporti e che tenga sotto controllo la curva epidemiologica nella prospettiva di un controllo della sua risalita senza che si torni ad affrontare situazioni di sovraccarico delle strutture ospedaliere”. Lo spiegano fonti di P.Chigi dopo l’incontro tra Conte, ministri, Colao e scienziati.
“Adottare linee guida nazionali lasciando autonomia alle Regioni per contemplare le singole specificità regionali in ordine agli aspetti relativi ai dati geografici, economici e sociali”. Questa la principale delle quattro richieste sollecitate dalle Regioni nel corso della cabina di Regia con il governo e gli enti locali.
“Le Regioni hanno convenuto sulla opportunità di avere delle linee guida nazionali in modo da gestire in modo coordinato e uniforme questa ripresa delle attività economiche”.
“E’ necessario posticipare, rispetto alla prima fase della riapertura, la mobilità extraregionale”.
Da 4 ipotesi riapertura imprese, per cittadini idea fasce età – Riaperture delle attività produttive, facendo attenzione all’impatto sulla tenuta dei territori sul piano sanitario. E, quanto ai cittadini, misure graduate anche sulle fasce d’età, con maggiore cautela per le persone anziane. Sarebbe questa l’ipotesi, in vista del 4 maggio, di cui si sarebbe discusso nelle riunioni del pomeriggio tra il premier Giuseppe Conte, diversi ministri tra cui Francesco Boccia, Roberto Speranza e Stefano Patuanelli, e Vittorio Colao, collegato con altri due componenti della task force per la fase 2, Enrico Giovannini e Giuseppe Falco. Nulla di deciso e sui singoli punti si confrontano esigenze ed opinioni diverse, ma nell’incontro sarebbe emersa l’idea di partire con le attività produttive e procedere con più gradualità delle persone, che potranno uscire di casa per andare al lavoro. Dovrebbero riaprire i parchi ma dovrebbero esserci limitazioni per le persone anziane. Grande attenzione, anche nella fase della ripartenza, sarà posta sulla sanità, con la predisposizione di Covid Hospital e di luoghi per la quarantena dei positivi asintomatici, perché venga limitato il contagio.
Raggi, più poteri ai sindaci – Poteri ai sindaci su “modello Genova” per avere nella Fase 2 deroghe sulle procedure di gara, quindi meno burocrazia e più rapidità nel riaprire cantieri, ma anche linee guida precise per quanto riguarda i trasporti per affrontare, al momento della riapertura, l’aumento improvviso di mobilità privata. Questi, secondo quanto si apprende, alcuni dei temi portati dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi alla riunione di questa sera tra il premier Giuseppe Conte e gli enti locali. Tra le proposte anche l’equo canone per gli affitti dei negozi
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