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Cronache della pandemia – Israele

Nella lotta all’infezione da coronavirus anche gli alberghi, oggi totalmente privi di clienti, dovranno fare la loro parte. In Israele, il Fronte del Comando Interno – struttura militare che lavora in stretto contatto con le autorità civili nei casi di emergenza – ha deciso di destinare almeno quattro hotel di varie parti del Paese come luoghi di quarantena per pazienti con lievi sintomi da Covid-19 in modo da alleggerire gli ospedali. Ognuno di essi, ha spiegato il generale Tamir Yadai, dovrà ospitare circa 500 persone, per arrivare anche a 2.000 in caso di necessità. E non si tratta di alberghi di poco conto: quello scelto a Tel Aviv, ad esempio, è il ‘Dan Panorama’ che si trova sul lungomare della città e, in tempi normali, è una struttura di lusso.

Lo stesso a Gerusalemme dove è stato scelto il ‘Jerusalem’s Dan Hotel’, altra location di prestigio in centro. Gli altri due individuati si trovano nel sud e nel nord del Paese. Sono stati già effettuati i preparativi di sanificazione e di isolamento necessari: un’area totalmente sterile è stata realizzata all’ingresso e la sicurezza degli alberghi insieme alla polizia vigilerà che nessuno dei malati già ammessi nei luoghi lasci la quarantena. Anche a Gaza – dove finora non è segnalato alcun caso di infezione, contrariamente alla Cisgiordania, dove i positivi sono 44, soprattutto a Betlemme – si pensa alla stessa cosa.

Secondo fonti locali, l’uomo d’affari Abdel Aziz alKhaldi, proprietario dell’hotel di lusso ‘Commodore’ a pochi passi dal mare, ha informato i responsabili della sanità locali che potranno usare il luogo per ospitare i convalescenti.


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