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Ecco chi e come si potrà spostare. Il decreto in pillole

Il governo è a lavoro per chiarire ogni dubbio  interpretativo legato al Dpcm firmato dal premier Conte e pubblicato il Gazzetta Ufficiale.  Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in quanto autorità nazionale di pubblica sicurezza, sta lavorando ad una direttiva ai prefetti “per dare attuazione uniforme e coordinata delle disposizioni del Dpcm” con le misure per il contenimento del Coronavirus “che investono profili di ordine e sicurezza pubblica”.

SPOSTAMENTI

Nessun obbligo di comunicare all’Asl o al proprio medico se si viene dalla Lombardia o da una delle 14 province coinvolte dal contagio: l’obbligo esiste solo per chi arrivi in Italia dall’estero, essendo passato da una zona indicata dall’Oms come a rischio epidemiologico. È quanto emerge dal testo del dpcm sul Coronavirus pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale. “Le limitazioni introdotte oggi non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Salvo che siano soggettI a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i transfrontalieri potranno quindi entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli”. La precisazione arriva dalla Farnesina che ha predisposto una nota esplicativa alle norme del Dpcm pubblicato oggi e le ha rese pubbliche sul sito del Ministero degli Affari Esteri.

TRASPORTO MERCI

“Le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci”. Lo precisa una nota esplicativa del dpcm pubblicata sul sito del governo. L’Assolombarda ha messo a punto un vademecum per le imprese. ‘Nessun blocco a produzione e merci’ ma “è opportuno adottare misure di prevenzione e di cautela nei confronti dei trasportatori”. Lo sottolinea Assolombarda provando a chiarire alcuni nodi del decreto in vigore da oggi fino al 3 aprile. “Gli autisti non possano scendere dai mezzi e siano muniti di dispositivi medici di protezione e prevenzione quali mascherine e guanti monouso; se il carico/scarico richiede la discesa dal mezzo deve essere mantenuta la distanza di sicurezza (1 metro) e la documentazione di trasporto sia trasmessa in via telematica”.

 LE FUNZIONI RELIGIOSE

L’interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le ‘cerimonie religiose'” che non si possono svolgere per il coronavirus. Si tratta, spiega la Cei in una nota, di un “passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica”. “La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le Diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese”. Rispetto a tale situazione, la Cei, “all’interno di un rapporto di confronto e di collaborazione, in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del coronavirus”. Il Dpcm sospende a livello preventivo, fino al 3 aprile in tutta Italia “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.

   


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