(ANSA) – FIRENZE, 1 FEB – “La inevitabile dilatazione dei tempi del processo conseguenti alla sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado mal si concilia con un giusto processo incentrato sul metodo dialettico nella formazione della prova”. Lo ha detto il presidente della Corte di Appello di Firenze, Margherita Cassano, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario nel capoluogo toscano.
“Contrariamente a un’opinione diffusa – ha detto ancora Cassano – la percentuale più alta di prescrizioni matura nella fase delle indagini preliminari”. “Non possono, infine, essere sottaciute le drammatiche conseguenze sociali provocate dalla pendenza per lunghissimi anni di un processo penale che rende l’uomo unicamente un imputato in palese contrasto con la presunzione costituzionale di non colpevolezza”, ha detto ancora Cassano ricevendo applausi.
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