“La revoca ad Autostrade sta in piedi se hai la base giuridica, altrimenti stai facendo il più grande regalo ad Autostrade che chiederà 40 miliardi di risarcimento”. Lo ha detto a Circo Massimo, su Radio Capital, Matteo Renzi, leader di Italia viva.
“Chi è colpevole paghi – ha aggiunto – ma bisogna avere serietà, dire che faremo la revoca significa spaventare gli investitori”.
“Sono ancora più arrabbiato ogni volta che leggo queste interviste (a manager o azionisti di Atlantia, Ndr.) perché il Governo non si fa ricattare, fa schifo questo modo di porsi“. Lo afferma il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni (M5S). “Stiamo parlando di atti dovuti, la vera domanda è: ma cosa avete fatto fino ad oggi? Dopodiché l’azionista di riferimento di Atlantia ha fallito, bisogna farsi la domanda se è il caso di fare scelte differenti”, aggiunge Buffagni.
Ieri Autostrade ha presentato un nuovo piano con investimenti triplicati e manutenzione rafforzata, 1.000 assunzioni, monitoraggio in tempo reale di ponti e viadotti. Così Aspi Autostrade prova a riconquistare la fiducia persa negli ultimi mesi e a salvare la propria concessione.
Sul dossier intanto il Governo sembra avere ancora bisogno di tempo. La decisione non è ancora stata presa, tanto che la relazione finale è ancora in fase di ultimazione sulla scrivania della ministra Paola De Micheli: serve tempo perché, spiega, si stanno valutando a fondo anche le conseguenze di qualunque decisione.
Il premier Giuseppe Conte assicura comunque che “siamo in dirittura finale”: il dossier sarà portato in consiglio dei ministri “quando saremo pronti”. Quindi non oggi, riunione che infatti non ha l’argomento all’ordine del giorno.
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