Ancora alta tensione sulla manovra. Il governo è intenzionato a porre la fiducia domenica 22 dicembre. Le opposzioni vanno all’attacco sui tempi d’esame del provvedimento. Fdi ha abbandonato per protesta la conferenza dei capigruppo alla Camera per l’intenzione della maggioranza di “chiudere prima di Natale” la manovra, verosimilmente il 23 dicembre, riferisce il capogruppo Francesco Lollobrigida.
“Tempi troppo brevi”, lamenta Fdi, che contesta anche l’impasse sulle Commissioni banche e Forteto e sull’elezione dei membri di Authority Privacy e Agcom. Fdi ha chiesto al presidente della Camera Roberto Fico di farsi interprete della protesta presso il capo dello Stato.
“Faremo ricorso alla Consulta”, dice Matteo Salvini parlando della manovra e sottolineando la “mancanza di trasparenza” e criticando “tempi e modi” dell’esame.
“Non si tratta di un problema riferibile esclusivamente a questa Legislatura, ma negli ultimi anni la questione dei tempi di esame dei disegni di legge di iniziativa governativa sta assumendo dimensioni che, come Presidente del Senato, non posso non ritenere quanto meno preoccupanti”, ha detto la presidente del Senato, Maria Alberti Casellati, durante la cerimonia per gli auguri di Natale con la stampa parlamentare.
“La commissione Bilancio di Montecitorio inizierà a lavorare al testo della manovra domani, per poi procedere ai lavori in Aula a partire da domenica 22“. Così su Fb il presidente della Camera Roberto Fico. “Siamo purtroppo davanti a una compressione dei tempi che non permette di lavorare nel modo migliore. Non dovevamo essere costretti ad avere i tempi di discussione ridotti come avvenuto lo scorso anno – aggiunge -. Su questo rinnovo il mio appello al governo affinché questa situazione non si ripeta più”.
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