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Migranti: pochi permessi, più irregolari

(ANSA) – ROMA, 24 NOV – L’Italia è il Paese dell’Ue che concede ormai dal 2011 meno permessi di soggiorno per lavoro, (circa 14.000 nel 2018), danneggiando le imprese che hanno bisogno di manodopera, e spingendo invece gli immigrati economici ad entrare clandestinamente presentandosi come richiedenti asilo. E’ quanto ha affermato Enrico Di Pasquale, della Fondazione Enrico Maressa, specializzata nell’economia dell’immigrazione, in una audizione in Commissione Affari costituzionali della Camera nell’ambito dell’esame della riforma della legge Bossi-Fini.
    La Fondazione ha sottolineato che le attuali politiche non hanno fatto che aumentare il numero di irregolari che dai 533mila del 2018 è salito ai 670mila del 2019, soprattutto a causa del primo decreto sicurezza.
   


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