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Manovra: Si studia bonus per neomamme Proposta M5s ma c'è l'alt del Pd

Evitare che le neomamme lascino il lavoro, dando un incentivo in più alle imprese per tenerle. E’ una delle ultime novità su cui il governo lavora per le modifiche alla manovra, su cui però si registra una distanza tra gli alleati: a promuovere la misura è la ministra M5S al Lavoro, Nunzia Catalfo, che trova subito lo stop del Pd. Più facile, invece, che si trovi consenso per rivedere le norme che bloccano l’accesso al reddito per gli ex br su cui Catalfo non esclude un intervento, partendo dalle proposte presentate in Parlamento. Il vaglio di decreto fiscale e manovra procede a rilento e solo a metà della prossima settimana si entrerà nel vivo: l’esame dei due provvedimenti, che dovrebbero arrivare in Aula sia alla Camera sia al Senato a inizio dicembre, si sta incrociando e crea qualche difficoltà nell’organizzazione del lavoro a governo e maggioranza.

Sul fisco sono attese novità sui Pir, per semplificare le regole e orientarli verso l’economia reale, e una revisione della stretta sulle ritenute negli appalti e sulle pene per i grandi evasori, che dovrebbero essere ammorbidite, come ha spiegato al Sole 24 Ore il ministro Alfonso Bonafede, per gli omessi versamenti. Mentre la presidente della commissione Finanze, Carla Ruocco, smentisce che si stia pensando di aumentare le tasse sulle sigarette elettroniche dopo le polemiche innescate dalla Lega e l’allarme lanciato dall’associazione di categoria. Sul decreto fiscale le votazioni riprenderanno comunque lunedì nel tardo pomeriggio, con l’intenzione di chiudere entro mercoledì anche se ancora non sono stati ufficializzate le proposte di modifica dei relatori (un pacchetto di una ventina di emendamenti compresa la riscrittura del calendario del 730, da presentare entro fine settembre).


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