“Mi dimetto da vice-caposegreteria di Di Maio e lascerò anche i ruoli di referente del Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna e dei sindaci”. Lo ha annunciato, in un colloquio con il Fatto Quotidiano, Massimo Bugani, consigliere comunale di Bologna. Bugani è un esponente di primo piano del Movimento: fa parte del direttivo dell’associazione Rousseau (“se diventasse un problema per Davide Casaleggio, non avrò problemi a farmi da parte”) ed è, di fatto, il plenipotenziario del M5s in Emilia-Romagna dove, fra l’altro, fra pochi mesi si vota per le regionali.
Tutto è cominciato il 19 luglio con un’intervista, sempre al Fatto, in cui sosteneva che Di Maio e Di Battista fossero complementari. Ma ciò che ha fatto precipitare tutto è stato l’attacco frontale, dai banchi del consiglio comunale, al ministro Toninelli, reo di aver autorizzato il passante autostradale di Bologna, contro il quale il M5s bolognese si è battuto fin dai suoi inizi. “Mi hanno mandato un provvedimento – ha raccontato Bugani – con cui riducono il mio stipendio da 3.800 a 1.600 euro. Io non sono aggrappato ai contratti e allora ritengo doveroso dare anche le mie dimissioni. Ho informato delle mie dimissioni Grillo, Casaleggio e Di Battista, ma quello che ci siamo detti rimarrà tra di noi”.
“…e in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro. E io so che se potrò avere un’esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutto lì, in questo consiste. E’ in quei dieci centimetri davanti alla faccia”. Massimo Bugani, su Facebook, rilancia un estratto del celebre discorso allo spogliatoio del film “Ogni maledetta domenica”. Parole che il consigliere comunale M5S di Bologna cita nella sua intervista di oggi al Fatto Quotidiano, nella quale illustra il suo dissenso rispetto alla strategia di Luigi Di Maio e annuncia le sue dimissioni da vice-capo segreteria del vicepremier. E, tra i commenti al post su Facebook, spunta anche l’endorsement di Alessandro Di Battista, tra i “casus belli” degli attriti tra Bugani e Di Maio. “Sei un grande”, scrive il “Dibba” sulla bacheca di Bugani.
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