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L’Eurocamera chiede di sospendere i fondi UE per la Tanzania dopo le violenze post-elettorali

Bruxelles – Il Parlamento europeo alza la voce sulle violentissima repressione delle proteste scoppiate in Tanzania dopo le elezioni di fine ottobre. Migliaia di morti e feriti – oltre 3 mila vittime, secondo diverse organizzazioni per i diritti umani in Africa – per mano di un governo che beneficia di programmi di finanziamento europei. In una risoluzione adottata oggi (27 novembre) con 539 voti favorevoli e nessun contrario, gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione europea di sospendere qualsiasi sostegno diretto alle autorità tanzaniane.

Lo scorso 29 ottobre, la presidente Samia Suluhu Hassan – il cui partito Chama Cha Mapinduzi governa ininterrottamente da oltre mezzo secolo – è stata confermata con il 98 per cento dei consensi, dopo aver escluso dalla partita elettorale i leader dei principali partiti d’opposizione. Le proteste scoppiate a Daar es Salaam e nei principali centri del Paese sono state represse nel sangue: “migliaia di morti e feriti, con segnalazioni di fosse comuni“, sottolinea l’Eurocamera. Nella risoluzione, gli eurodeputati denunciano inoltre “la detenzione arbitraria e motivata politicamente” del leader dell’opposizione Tundu Lissu, escluso dal processo elettorale e accusato di un reato capitale, e ne chiedono “il rilascio immediato e incondizionato”.

La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan durante un comizio elettorale, 28/10/25 (Photo by Michael JAMSON / AFP)

Strasburgo ha insistito sulla necessità di istituire una commissione d’inchiesta internazionale, guidata dai Paesi africani, per condurre “un’indagine imparziale sui sospetti di omicidio, sparizioni forzate, tortura e altre violazioni”. E verso Bruxelles, gli eurodeputati esortano la Commissione e il Consiglio dell’UE a “sospendere il sostegno diretto alle autorità tanzaniane” e a dare invece priorità al supporto “alla società civile, ai difensori dei diritti umani e ai giornalisti”. Nel testo, si chiede inoltre di prendere in considerazione sanzioni contro i responsabili delle violenze.

In una seconda risoluzione non vincolante – adottata per alzata di mano – il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di ritirare un progetto di decisione sul finanziamento del piano d’azione annuale (AAP) dell’UE per la Tanzania per il 2025. Si tratta di 156 milioni di euro, già sospesi dall’esecutivo dopo l’adozione della risoluzione in commissione Affari esteri (AFET) dell’Eurocamera. In una nota, l’ambasciata del Paese africano a Bruxelles ha accusato di ingerenze indebite il Parlamento europeo e ha sottolineato che non è stata alcuna opportunità di “presentare la propria versione dei fatti e chiarire la situazione”.


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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