Bruxelles – Il rimpasto di governo annunciato da Volodymyr Zelensky per fare quadrato in vista dell’inverno fa la sua prima vittima illustre: il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha presentato le sue dimissioni. L’ha annunciato lo speaker del Parlamento di Kiev, Ruslan Stefanchuk. “Il Parlamento prenderà in considerazione le sue dimissioni durante una delle prossime riunioni”, ha aggiunto.
Kuleba, che dall’inizio dell’invasione della Russia in Ucraina ha gestito i rapporti diplomatici con gli alleati di Kiev al più alto livello, è solo l’ultimo di una già corposa lista di membri del governo di Zelensky che hanno lasciato il proprio incarico nelle ultime 24 ore. Prima di lui, hanno abbandonato la vice prima ministra per l’Integrazione europea, Olga Stefanishyna, il ministro della Giustizia, Denys Malyuska, la vice prima ministra Iryna Vereshchuk e il ministro delle Industrie strategiche Oleksandr Kamyshin.
Ieri sera (3 settembre) Zelensky aveva annunciato l’imminente rimpasto, dipinto come un “reset politico” della cerchia stretta del presidente per rafforzare il governo. “L’autunno sarà estremamente importante per l’Ucraina e le nostre istituzioni statali devono essere impostate in modo tale da consentirci di ottenere tutti i risultati di cui abbiamo bisogno, per tutti noi. Per fare questo, dobbiamo rafforzare alcune aree del Governo, le decisioni sul personale sono state preparate. Ci saranno cambiamenti anche nell’ufficio del Presidente”, aveva reso noto il leader ucraino.
La sfilza di dimissioni si è accavallata con nuove tragiche notizie dal fronte di guerra: questa mattina, in un attacco missilistico condotto da Mosca sulla città ucraina di Lviv, sarebbero rimaste uccise almeno sette persone, di cui tre minori. Dalla Russia è arrivato il commento sarcastico al rimpasto governativo a Kiev, attraverso le parole della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova: “È autunno, cadono le foglie e i rami si mostrano nudi”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Tass.