(ANSA) – WASHINGTON, 03 GEN – Il 118/mo Congresso Usa si
insedia oggi, più giovane e più diverso, con la tradizionale
cerimonia del giuramento e il voto per l’elezione dello speaker
della Camera, che apre l’era post Pelosi dopo che i repubblicani
l’hanno riconquistata a Midterm con una maggioranza risicata
(222 seggi).
Il suo successore in pectore, Kevin McCarthy, non ha però
al momento i 218 voti necessari e per la prima volta in 100 anni
saranno necessari forse più round di votazioni, come nel 1923,
quando il repubblicano Frederick Gillett fu rieletto al nono
scrutinio. Circa due decine di compagni di partito non hanno
rivelato come voteranno e cinque sono fermamente contro di lui
per dubbi sulle sue credenziali conservatrici e varie dispute
personali. Si tratta di una pattuglia di deputati dell’ala più a
destra e più trumpista, che lo tengono politicamente in ostaggio
e che sono destinato in ogni caso ad accrescere la loro
visibilità, il loro potere di interdizione e di condizionamento.
Nel caso McCarthy non riuscisse a far cambiare idea ai suoi
detrattori con le ampie concessioni promesse su vari fronti,
potrebbe emergere come alternativa il deputato italo-americano
della Louisiana Steve Scalise, più ideologico e più vicino alla
destra, proiettato per ora a diventare leader della maggioranza
alla House. (ANSA).
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