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Undici navi nel Mar Nero, Mosca prepara l'attacco

I segnali della rafforzata offensiva russa si cercano sul terreno anche oltre la linea del fronte dove – secondo più indicazioni, l’ultima da Sumy – Mosca ammassa migliaia di uomini da giorni. Ci sono anche le navi da guerra che si moltiplicano. La Marina russa avrebbe aumentato da sette a undici il numero di quelle schierate nel Mar Nero: trasportano missili Kalibr e al momento il totale dei razzi da crociera sarebbe di 24. Questo almeno stando a quanto riferiscono le forze navali ucraine, secondo le quali inoltre un’altra nave da combattimento della Federazione si trova nel Mar d’Azov e dieci sono nel Mediterraneo, cinque delle quali portaerei, con un totale di 72 missili a bordo.

Sono numeri che danno l’idea di un’operazione già massiccia ma di sicuro rafforzata guardando anche oltre il corpo a corpo in corso nell’est dell’Ucraina. E che sembrano anche confermare le previsioni, da più parti ribadite giorno dopo giorno, di un intervento pronto in occasione dell’anniversario dell’invasione, il prossimo 24 febbraio, ormai fra pochi giorni. Ciò che resta da capire è se le forze messe in campo siano sufficienti a sferrare un attacco che abbia esiti significativi e che non rimanga soltanto un’azione sì roboante ma dal valore in sostanza simbolico.

Perché secondo fonti d’intelligence Nato i russi stanno in realtà affrontando “enormi difficoltà” nel mettere in piedi la nuova offensiva. L’analisi si basa sugli ultimi sviluppi e mette in evidenza che a Bakhmut – per esempio – gli ucraini sono “sotto pressione” ma i russi stanno pagando “costi astronomici” in termini di vite umane, con circa “2.000 soldati” morti solo lo scorso weekend per strappare “pochi metri” presso la città dell’Ucraina orientale ormai da tempo al centro della battaglia più furiosa e per questo ormai simbolo del braccio di ferro fra Kiev e Mosca.

Più in generale poi, sempre secondo l’intelligence Nato, l’offensiva non si sta dipanando lungo tutto il fronte ma su “piccoli punti di pressione”. Le truppe russe sono “male equipaggiate e mal addestrate” e al momento gli ucraini sembrano avere la situazione “sotto controllo”.

Intanto i miliziani russi della Wagner rivendicano di aver preso completamente sotto il loro controllo l’insediamento di Paraskovievka, situato immediatamente a nord di Bakhmut, posto sull’autostrada M-03, l’unica importante via di rifornimento rimasta per le truppe ucraine a difesa della città. Ad affermarlo è stato il capo della milizia privata, Yevgeny Prigozhin, in una dichiarazione diffusa dal suo servizio stampa. “Nonostante pesanti perdite, i ragazzi hanno occupato l’intero territorio di Paraskovievka, grazie a loro, eroi!”, ha esultato Prigozhin.

Novemila uomini della milizia Wagner sono stati uccisi in due mesi e mezzo, dallo scorso dicembre, ha detto in serata il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. Quanto a Bakhmut il funzionario della Casa Bianca ha detto che “negli ultimi giorni i russi hanno fatto progressi ma la città non ha un reale valore strategico”.

Lo stato maggiore ucraino riferisce che nelle scorse ore le forze di Kiev hanno effettuato cinque attacchi aerei contro i militari russi, mentre conta sei attacchi missilistici contro infrastrutture civili a Kupiansk, nell’oblast di Kharkiv, dieci attacchi aerei e più di 10 attacchi con lanciarazzi multipli. Tre abitazioni private e un edificio a più piani sono stati danneggiati. Sempre secondo l’aggiornamento dei vertici militari ucraini, diffuso dalla stampa locale, l’artiglieria russa ha colpito anche diversi insediamenti e distretti negli oblast di Chernihiv, Zapozhzhia, Kharkiv, Kherson, Donetsk e Lugansk.
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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