“È una proposta di legge di un parlamentare, non del governo, e le proposte di legge devono essere approvate dalla Camera e dal Senato, ma la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini. Il fascismo è finito nel ’45, è roba passata che non ci interessa e non ci riguarda, Mussolini ha fatto più danni che cose utili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda alla stampa estera sulla proposta di legge Rampelli che, secondo il giornalista, “ha sapore mussoliniano”. “Io ho sempre difeso la lingua italiana, è la lingua madre, Dante Alighieri è il poeta dell’italiano”, ha aggiunto.
“Non so se il muro è una soluzione, dipende dalla Grecia, ma non è la soluzione perché poi i muri si scavalcano, il problema è la strategia europea che faccia un muro di altro tipo, non è questione di ordine pubblico ma di strategia – così Tajani rispondendo alla domanda di un giornalista greco sull’utilità di erigere muri per bloccare i flussi migratori.. In Ue si sono fatti passi avanti ma non si può costringere alcuni Paesi ad agire da soli”.
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