Nuovo stop in commissione Finanze alla Camera dove è in discussione il decreto sulla cessione dei crediti del superbonus. Dopo il via libera a una serie di proposte di modifica (oltre a barriere architettoniche ed edilizia libera anche l’integrazione delle Cilas) e l’accantonamento di una serie di emendamenti, tra i quali quello sul sismabonus e le case popolari, i lavori sono stati sospesi sulla proposta del relatore riguardante i crediti maturati sulle spese 2022.
Il governo lavora a una soluzione su qusto punto che potrebbe ampliare il termine per la comunicazione all’Agenzia delle entrate attraverso lo strumento della remissione in bonis consentendo dunque la comunicazione della cessione in sede di dichiarazione dei redditi (e dunque entro il 30 novembre). La commissione si tornerà a riunire lunedì alle 11 per riprendere le votazioni. Il testo dovrebbe approdare in Aula, a questo punto, il 29 marzo.
Il Mef sta lavorando inoltre a un ampliamento a 10 anni dello sconto in fattura anche per quanti hanno scelto lo strumento della detrazione per usufruire del superbonus. A spiegarlo è stato il sottosegretario Federico Freni al termine della riunione della commissione. “Stiamo lavorando – ha spiegato – per inserire anche le detrazioni che ci si sconta da soli, senza aderire allo sconto in fattura o alla cessione del credito” a un periodo di 10 anni. “Stiamo provando ad ampliarla – ha evidenzito – per consentire a chi ha portato autonomamente in detrazione le spese di ristrutturazione di poterlo fare in 10 anni. Così si sostiene chi ha redditi più bassi, coloro cioè che non hanno redditi sufficienti per coprire la detrazione”.
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