Il Regno Unito ha annunciato nuove sanzioni contro il settore minerario russo, prendendo di mira le importazioni di alluminio, diamanti, rame e nichel nel tentativo di limitare la capacità di Mosca di finanziare la sua guerra in Ucraina. “Come mostrano le sanzioni annunciate oggi, il G7 rimane unito di fronte alla minaccia della Russia e fermo nel suo sostegno” a Kiev, ha detto il premier britannico Rishi Sunak.
E gli ha fatto eco il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il quale ha spiegato che l’Ue “limiterà il commercio di diamanti russi” come parte delle sanzioni contro l’invasione dell’Ucraina. “I diamanti russi non sono per sempre”, ha scherzato con la stampa Michel, confermando un imminente provvedimento Ue dopo l’embargo già annunciato dal Regno Unito su queste pietre preziose che ogni anno fruttano diversi miliardi di dollari a Mosca.
Il giro di vite britannico riguarda anche imprese e persone collegate alla capacità della Russia di finanziare e condurre la guerra. E colpisce anche persone ed entità collegate al furto e alla rivendita di grano ucraino, oltre a prendere di mira le principali compagnie energetiche e di armi della Russia, oltre ad aziende collegate a Rosatom, che producono materiali e tecnologie avanzate, compresi i laser.
“Putin e i suoi sostenitori devono, e pagheranno, il prezzo dell’invasione illegale dell’Ucraina. Ecco perché attraverso le nuove sanzioni di oggi stiamo aumentando la pressione economica su Putin, rendendogli più difficile condurre la sua guerra illegale e infliggere indicibili sofferenze a innocenti ucraini”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, come riporta il sito del governo. “Continueremo ad aumentare questa pressione e a reprimere le forme di elusione finché l’Ucraina non prevarrà e la pace sarà assicurata. Il nostro sostegno a Kiev è risoluto e rimarrà tale finché sarà necessario”, ha detto.
Nuovi attacchi su Kiev ed altre regioni
Le forze russe hanno lanciato sull’Ucraina la notte scorsa 22 droni kamikaze Shahed e sei missili da crociera: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Le forze di difesa aerea hanno abbattuto 16 droni e tre missili da crociera Kalibr.
“Un altro massiccio attacco russo sull’Ucraina ieri sera. Decimo attacco aereo russo su Kiev nei 19 giorni di maggio. Un’altra notte insonne per molti di noi: lo Stato terrorista cerca di esaurire la difesa aerea ucraina e il popolo ucraino”, ha scritto su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del governo di Kiev. “Ci sono stati danni in diverse regioni ucraine, una donna di 64 anni è rimasta gravemente ferita”, ha aggiunto.
Bombe russe anche su 17 località della regione orientale ucraina di Kharkiv, dove un civile è rimasto ucciso, ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Syniehubov, citato da Ukrinform. Altri due uomini sono rimasti feriti. Due abitazioni sono state distrutte e altre 13 sono state danneggiate, è stato riferito.
Intanto, gli Stati Uniti hanno fatto sapere agli alleati europei che non bloccheranno l’invio di jet F16 all’Ucraina. L’amministrazione Biden ha segnalato agli alleati europei nelle ultime settimane che gli Stati Uniti non bloccheranno l’export di aerei da combattimento F-16 in Ucraina, hanno riferito funzionari alla Cnn sottolineando di non aver ricevuto alcuna richiesta formale per l’invio dei jet. Tra i paesi europei che possiedono gli F16 Made in Usa, i Paesi Bassi hanno già manifestato la volontà di esportarli a Kiev. Le fonti hanno ribadito che Washington resta riluttante ad inviare i propri F16 all’Ucraina.
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