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Montaruli si dimette, “sono innocente, difendo istituzioni”

Augusta Montaruli si dimette da sottosegretario all’Università, dopo la condanna definitiva per l’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte negli anni dal 2010 al 2014.

“Ho deciso di dimettermi dall’incarico di Governo – dice l’esponente di FdI – per difendere le istituzioni certa della mia innocenza”.

“Se ciò non avvenisse – spiega Montaruli in una lunga lettera in cui annuncia le proprie dimissioni – sarei come coloro che vorrebbero demolito il senso dello Stato, rendendolo debole con una ricerca costante di una giustificazione alle proprie azioni, sentendosi moralmente superiori o cercando di piegare le norme ai comportamenti, addirittura ostentando clemenza verso chi agita l’arma del ricatto e per scappare dalla legge si vorrebbe ridisegnare vittima, rimanendo nell’ombra davanti alla ‘protesta più forte’ di chi la vita se l’è tolta davvero poco più di un anno fa. Tutto questo sì è stato decisamente imbarazzante”.

“Ha finalmente fine un processo che è durato ben undici anni, per fatti che risalgono a 13 anni fa, articolato in cinque gradi di giudizio, con un’assoluzione piena in primo grado ed un esito ieri contrario. Mi riservo di valutare l’opportunità di un ricorso alla Corte di Giustizia Europea“, afferma Montaruli nella lettera.

“Considerata la particolarità dell’inchiesta non ho aspettato il giudizio dei magistrati per non rinviare sine die una valutazione attenta delle mie responsabilità politiche – aggiunge la deputata di FdI -. Se poi anche in punta di diritto oggi mi potessi sedere formalmente dalla parte della ragione non mi sentirei altrettanto sollevata in coscienza; non so francamente come facciano coloro che non essendo esenti dalle medesime responsabilità politiche se ne sono sottratti per tutti questi anni, nascondendosi nel silenzio o addirittura oggi parlandone a sproposito. Ciò nonostante non ho mai paragonato la mia vicenda a quella di altri per cui stranamente non è mai iniziata: non dovevo essere io ugualmente alleviata ma loro sottoposti allo stesso metro di giudizio. Non sono mai scappata. Non lo farò ora”. A conclusione della lunga lettera in cui annuncia le dimissioni da sottosegretario all’Università, “per difendere le istituzioni certa della mia innocenza”, Montaruli scrive: “Concludo oggi questa vicenda ringraziando tutti i protagonisti perché nel giudizio verso una ragazza di ventisei anni, entusiasta di entrare per la prima volta in un’assemblea legislativa e che riteneva di non dover dubitare delle indicazioni sulle modalità di uso dei fondi dei gruppi, non sono stati mai severi quanto il mio. In ciò – conclude – hanno determinato in maniera fondamentale, nel pubblico e nel privato, la donna che sono e che continua a battersi per ciò che è giusto”.

FdI: “Dimissioni di Montaruli decisione spontanea e generosa”
“Non possiamo che rispettare la decisione generosa e spontanea di Augusta Montaruli che, pur non avendo alcun obbligo a riguardo – tantomeno di legge – ha deciso di rassegnare le dimissioni dall’incarico di sottosegretario all’Università, che ha ricoperto con onore, capacità ed impegno costante”. Lo dichiarano in una nota congiunta i capigruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti e Lucio Malan che aggiungono “A Fratelli d’Italia la morale non la fa nessuno, tantomeno la sinistra del professionale malcostume”. “La conosciamo fin dalla gioventù e ben sappiamo quanto ha sempre dato in termini di impegno per le battaglie della destra, mai risparmiandosi e sempre mettendo a servizio della stessa idee e progetti. Nel momento in cui, con una scelta personale, decide di lasciare questo ruolo che si era guadagnata sul campo, la abbracciamo con l’amicizia di sempre. La aspettiamo attiva e determinata, sia nel gruppo parlamentare sia nel partito, perché continui ad essere punto costante e prezioso riferimento e a trasfondere quell’entusiasmo che le deriva da una disinteressata passione. Gli avvoltoi, che pensavano di poter speculare politicamente e personalmente su una vicenda che ha toccato tanti, anche tra coloro che si erigono a censori, e colpito pochi, sono serviti”, aggiungo nella loro lunga nota congiunta i capigruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti e Lucio Malan che concludono “A Fratelli d’Italia la morale non la fa nessuno, tantomeno la sinistra del professionale malcostume”.

A Mulè schiaffo morale. “Mulè pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni: invece ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli la cui impronta gli manterrà la faccia ben più rossa di quanto rubiconda già sia.Che provocatorie insinuazioni vengano da un personaggio come Mulè, che di pregiudicati eccellenti nel suo partito ne vanta più di uno, è intollerabile”.Lo fanno notare fonti autorevoli di Fratelli d’Italia. Giorgio Mulè, deputato di FI, in mattinata ha detto a Rainews24: “Montaruli o il suo partito devono trarre le conseguenze e capire cosa fare, nel suo caso c’è una condanna definitiva, si deve valutare se mette in imbarazzo il governo”.


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