Partirà in Senato l’esame del nuovo decreto sui migranti, varato dal Consiglio dei ministri Cutro, e mercoledì dovrebbe essere assegnato alla commissione Affari costituzionali. Occhi puntati in particolare su eventuali modifiche alle misure sulla protezione speciale umanitaria, su cui c’è stata un’interlocuzione, come accade non di rado si fa notare, fra l’ufficio legislativo del Quirinale e quello di Palazzo Chigi, prima della chiusura del testo definitivo, poi emanato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
C’è un nodo che rimane incagliato nel decreto flussi approvato dal governo dopo la strage dei migranti di Cutro: l’eliminazione della protezione speciale per i vincoli familiari del richiedente asilo. L’articolo 7 del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, voluto fortemente della Lega, che è stato oggetto di una interlocuzione tra Quirinale e governo e che, come emerge dalle ricostruzione di alcuni quotidiani, sarebbe ancora al centro di una moral suasion da parte del Colle nei confronti di Palazzo Chigi. L’obiettivo sarebbe ammorbidire la norma che cancella la possibilità di espellere una persona ‘qualora esistano fondati motivi di ritenere che l’allontanamento dal territorio nazionale comporti una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare’. Una soluzione per una versione del testo più umanitaria, da realizzare in sede di conversione in legge del decreto, che vedrebbe disponibili Fratelli d’Italia e Forza Italia, anche sulla base dei numeri: nel 2022 la norma, rinforzata dal governo Draghi, aveva permesso l’emersione dalla clandestinità di circa 10mila persone, numeri consistenti che ora tornerebbero a non avere possibilità di essere regolarizzati. La norma, la cui eliminazione è stata inserita all’ultimo momento nel testo del decreto, prevedeva che si tenesse conto ‘della natura e della effettività dei vincoli familiari dell’interessato, del suo effettivo inserimento sociale in Italia, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonché dell’esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese’. La cancellazione della protezione speciale per i migranti era invece contenuta nella proposta di legge della Lega presentata alla Camera e poi ritirata.
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