Il Senato concluda l’esame del dl Cutro rapidamente, nei 30 giorni previsti dal Regolamento, per consentire alla Camera di poterlo a sua volta esaminare e non limitarsi a una ratifica, a causa dell’imminente scadenza. Lo scrivono in una lettera al presidente del Senato Ignazio La Russa, i tre capigruppo di opposizione Riccardo Magi (+Europa), Chiara Braga (Pd) e Luana Zanella. La lettera, che l’ANSA è in grado di anticipare, è stata inviata per conoscenza anche al presidente della Camera Lorenzo Fontana.
“Le scriviamo, in qualità di Presidenti di Gruppi Parlamentari e componenti del Gruppo Misto della Camera dei deputati – si legge nella lettera inviata oggi -, per portare alla Sua attenzione il nostro più sentito disagio rispetto alle modalità con cui si sta procedendo alla conversione in legge del Decreto n. 20 del 2023”, vale a dire il cosiddetto decreto Cutro.
“Seguendo una prassi ormai consolidata, si prospetta, infatti – proseguono Magi, Braga e Zanella – un esame effettivo che si svolgerà quasi esclusivamente soltanto in Senato, in violazione dell’impianto istituzionale bicamerale previsto dalla Costituzione, nonché delle prerogative dei membri dell’altro ramo, in questo caso della Camera dei deputati”. Una prassi, ricordano, definita da molti come “monocameralismo di fatto”.
“Tale situazione è stata censurata da tanti costituzionalisti e anche il Presidente della Repubblica ha stigmatizzato questa abitudine che va assolutamente interrotta”.
“Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto n. 20 del 2023, attualmente in corso di esame nella Commissione Affari Costituzionali del Senato, avvenuta in data 10 marzo 2023 – sottolinea la missiva -, sono già trascorsi oltre trenta giorni. Riteniamo, visto anche il delicato tema oggetto del presente Decreto, che non sarebbe più tollerabile il protrarsi dell’esame in Senato, e denunciamo con fermezza il vulnus incostituzionale che impedisce di fatto la possibilità di svolgere un effettivo esame da parte della Camera dei deputati”.
“Le chiediamo, quindi, di organizzare i lavori del Senato – chiedono quindi Magi, Braga e Zanella – per favorire una rapida conclusione dei lavori, come previsto dall’articolo 78, comma 5, del Regolamento del Senato, e di inviare il testo alla Camera. Una decisione di questo tipo, virtuosa e corretta istituzionalmente, spingerebbe anche la Camera dei deputati a rispettare i tempi di esame dei decreti legge”.
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