La Capitale si tinge dei colori dell’arcobaleno dei diritti. In migliaia dal primo pomeriggio in piazza della Repubblica da dove poco dopo le 16:30 è partita ìla parata dell’orgoglio Lgbt con i carri dell’edizione 2023 intitolata Queeresistenza.
Un Pride preceduto da alcune polemiche dopo la revoca del patrocinio da parte del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e le registrazioni di figli di due coppie di mamme fatte ieri dal sindaco Roberto Gualtieri criticato da Fdi.
Gualtieri ha sfilato in testa al corteo. Alla parata anche Maria Elena Boschi e la segretaria del Pd Elly Schlein.
Gualtieri: sbaglia chi ha chiesto intervento prefetto
“Le trascrizioni si fanno in tutta Italia, chi ha chiesto al prefetto di intervenire sbaglia è stata fatta una cosa normalissima”. Lo dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in testa al Corteo del Roma Pride.
Schlein: sono qui perché è importante e giusto esserci
“Sono qua oggi perché è importante, perché il Pd sarà sempre nei luoghi della tutela e della promozione dei diritti Lgbtq+. A partire dal matrimonio egualitario, le adozioni e riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. Siamo qui perché è importante e giusto esserci. Ed è invece sbagliato che non ci sia la regione Lazio. Ci siamo con i nostri corpi e siamo qui in mezzo alle associazioni a supportare il Pride, come siamo a supporto e abbiamo aderito come PD a tutta l’onda Pride”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando al corteo del Roma Pride. “Non dimentichiamo che chi oggi governa l’Italia sono gli stessi che hanno affossato con un applauso, difficile da dimenticare, una legge di civiltà come la legge Zan – ha ricordato – . Una legge che c’è in tutto il resto d’Europa, una legge contro l’odio e le discriminazioni anche sull’orientamento sessuale che c’è in tutti i paesi d’Europa”.
Roma Pride, Schlein: ‘Noi ci siamo, sbagliato non ci sia la Regione Lazio’
Gli organizzatori del Pride:’Siamo un milione, mai così tanti’. Fonti della questura parlano di 40mila.
“Siamo un milione, ma vista tanta gente al Pride”. Così gli organizzatori dal carro che apre il Roma Pride sulle note di di Paola e Chiara, madrine della parata 2023. Assieme alle due cantante, icone gay friendly, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Tanti gli slogan ritmati nel lungo e colorato corteo contrappuntato da arcobaleni e il fuxia, colore queer. “Viva l’amore”, “Viva il Pride. Ora è sempre resistenza”, qualche motto irriverente contro il presidente della Regione Lazio Rocca (- Rocca + Rocco) e contro il ministro Roccella, tante bandiere arcobaleno oltre a paillettes, lustrini e piume. Qualche momento di tensione all’inizio del corteo tra alcuni attivisti e il Movimento 5 Stelle, quando all’arrivo del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, alcuni hanno alzato le bandiere pentastellate volgendole verso le telecamere. Così è partito l’urlo contro i grillini: “abbassatele. Al Pride non si portano le bandiere di partito”.
Sono invece circa 40 mila le persone che stanno prendendo parte al Roma Pride 2023 secondo i dati forniti dalla Questura.
Colamarino: parte la nostra resistenza a questo governo
“Da oggi parte la resistenza della nostra comunità a questa destra, a questo governo e a Meloni. Quello che è successo con il patrocinio della regione Lazio è l’ennesima prova di quanto questa destra sia omofoba e cialtrona. È una vergogna. E tutto questo sulla pelle dei cittadini del Lazio e della nostra comunità”. Lo dice Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride e presidente del Mario Mieli, prima della partenza del corteo in piazza della Repubblica
Bonino e Magi sul carro di +Europa con Venere Botticelli Lgbti+
+Europa al Roma Pride 2023 con un suo carro: a bordo la leader Emma Bonino, il segretario Riccardo Magi, il deputato Benedetto Della Vedova, la tesoriera Carla Taibi, il vicesegretario Piercamillo Falasca, dirigenti e militanti del partito. Sul carro anche il giornalista e divulgatore scientifico, Alessandro Cecchi Paone con il compagno Simone Antolini, l’attrice hard Roberta Gemma, esponenti della comunità iraniana e bielorussa che sfilano in solidarietà con i propri popoli oppressi da dittature. C’è anche una Venere di Botticelli usata dal governo nella campagna “Open to meraviglia” in versione LGBTI+: la Venere indossa una t-shirt di +Europa con la scritta “Open to love”. “Oggi è una bella festa e spero che qualcuno si renda conto che le libertà individuali e i diritti civili non sono un reato, non sono devianze. Sono modi di essere. Non siamo tutti uguali ma dobbiamo rispettarci l’un l’altro”, ha affermato Emma Bonino. “Siamo sempre stati convinti che sui diritti civili si gioca la qualità di una democrazia. Lo vediamo nei paesi dell’Europa dell’est, in Ungheria, in Polonia, per non parlare della Russia: è su queste questioni – ha sottolineato il segretario di +E Magi – che le democrazie scivolano verso sistemi autoritari. E noi pensiamo che questo sia un presidio, un argine da rafforzare. Secondo i sondaggi – ha aggiunto Magi – gli italiani sono favorevoli a matrimoni egualitari e adozioni per le coppie omogenitoriali e per i single: quindi dobbiamo mandare un messaggio a questo governo”. “Il Pride è una festa di libertà. Difendiamo e promuoviamo diritti e regole di libertà”, ha detto il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.
Pride: Boschi, importante esserci, qui non cittadini di serie B
“Come deputata di Roma era fondamentale essere qui oggi soprattutto nel momento in cui la Regione ha ritirato il patrocinio al Pride. Come rappresentante delle istituzioni ho voluto esserci per dire che le persone che qui manifestano pacificamente e allegramente ci sono, fanno parte del nostro Stato, non sono cittadini di serie b e hanno bisogno del nostro appoggio”. Così la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi durante il corteo del Roma Pride e ha aggiunto: “Se c’è una legge sulle unioni civili lo si deve al governo Renzi che ha avuto il coraggio di mettere la fiducia su quella legge e approvarla. C’è però ancora molto da fare sul tema dei diritti, sul piano educativo e culturale per combattere ogni discriminazione”.
Maiorino(M5s): in piazza per comunità sotto attacco
“Sono veramente felice perché questa è la prima volta che partecipiamo con le bandiere, non l’abbiamo mai fatto per correttezza perché è la manifestazione di tutte e tutti. Però riteniamo che in questa circostanza sia importante dare un sostegno che sia visibile visto che la comunità Lgbt è sotto attacco”. Così la senatrice del Movimento 5 Stelle, Alessandra Maiorino, presente in piazza della Repubblica, insieme ad una delegazione di eletti romani e laziali, come il consigliere capitolino Paolo Ferrara, e il consigliere regionale Valerio Novelli.
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