Il governo Meloni vara il suo primo Def, tracciando “la politica economica per i prossimi anni, una linea fatta di stabilità, credibilità e crescita”, come dice la premier, che guarda già oltre. “Dalla prossima legge di bilancio bisogna porsi con concretezza il problema del calo demografico e delle nuove nascite, con misure adeguate”, ha chiarito in Consiglio dei ministri, in una riunione che ha deliberato lo stato di emergenza nazionale di 6 mesi per fronteggiare l’incremento dei flussi migratori sulla rotta mediterranea, nonché un disegno di legge contro gli atti di eco-vandalismo sulle opere d’arte (con multe da 20 a 60mila euro, con sanzioni penali) e un altro sulla competitività dei capitali, che fra l’altro semplificherà le norme per accedere alle quotazioni in Borsa.
Nel 2024 lo spazio di manovra aperto dalle stime del Def è pari a circa 4 miliardi. Lo si evince dal comunicato di Palazzo Chigi sul cdm. “Per il 2024, le proiezioni di finanza pubblica mostrano che, dato un deficit tendenziale del 3,5 per cento, il mantenimento dell’obiettivo del 3,7 per cento del Pil creerà uno spazio di bilancio di circa 0,2 punti di Pil, che sarà destinato al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, al finanziamento delle cosiddette ‘politiche invariate’ a partire dal 2024 e alla continuazione del taglio della pressione fiscale nel 2025-2026, e concorrerà a una significativa revisione della spesa pubblica e a una maggiore intesa tra fisco e contribuente”, si legge.
Il Cdm slitta di un’ora per l’arrivo a Ciampino della salma di Alessandro Parini, il giovane romano vittima dell’attentato a Tel Aviv. Una tragedia che ha tormentato il fine settimana pasquale, animato anche dalle trattative nel centrodestra sulle nomine delle grandi partecipate. “Sarebbe bizzarro che fosse un solo partito a indicare i nomi a discapito degli altri”, il messaggio arrivato all’inizio di giornata dalla Lega, segno che il dossier ha comunque prodotto tensioni. Giorgia Meloni non retrocede dalle sue idee. Ed è sua anche la proposta, approvata dal Cdm, di avviare la procedura per la nomina di Gabriella Alemanno (ex vice direttore dell’Agenzia delle entrate, sorella di Gianni, ex sindaco di Roma) e di Federico Cornelli a componenti della Consob. Non sta filando liscia la conferma di Gian Carlo Blangiardo alla presidenza dell’Istat (sostenuta soprattutto dalla Lega), che molti nel centrodestra danno quasi tramontata perché manca la maggioranza qualificata per il parere vincolante. Proprio l’Istat ha appena certificato il livello di natalità al minimo storico (sotto 400mila nascite nel 2022), dato che preoccupa Palazzo Chigi.
Nella prima manovra, Meloni ha voluto il quoziente familiare in alcune misure, per la prossima punta a un salto di qualità. Lo ha chiarito ai ministri, mentre il governo varava il Documento di economia finanziaria con uno scenario tendenziale con il Pil al +1% (mentre per il Fmi crescerà nel 2023 dello 0,7%) e il deficit che si attesterà al 4,5%. “Rivediamo al rialzo con responsabilità le stime del Pil – spiega Meloni – e proseguiamo il percorso di riduzione del debito pubblico. Sono le carte con le quali l’Italia si presenta in Europa”. Nel governo, però, c’è chi spinge sulle pensioni. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, avrebbe fatto un appello ai colleghi su questo tema. E in mattinata Riccardo Molinari ha chiarito che la Lega “non si accontenta di una proroga della quota 103”, che l’obiettivo resta quota 41 ma che “con pochi miliardi quota 41 non si fa, questo è chiaro”. Quanto basta per prevedere fibrillazioni. Un altro fronte in cui c’è disallineamento nel centrodestra è quello dei balneari, con Lega e FI che sollecitano il governo ad accelerare sulla mappatura delle concessioni e sulla creazione del tavolo interministeriale.
Nel giro di una settimana è maturata invece la decisione sullo stato di emergenza per l’accoglienza dei migranti, “per dare risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi”, chiarisce Meloni. C’è l’ipotesi di un commissario. Intanto arrivano 5 milioni di euro. Si punta a procedure e azioni più veloci per offrire ai migranti soluzioni di accoglienza in tempi brevi con adeguati standard, aumentare e rafforzare i Cpr, potenziando le attività di identificazione ed espulsione. Inserito nell’ordine del giorno a ridosso della riunione, è stato anche approvato il disegno di legge contro gli eco-vandali, voluto dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo gli ultimi blitz alla fontana Barcaccia di Roma e a Palazzo Vecchio a Firenze. In poco meno di un’ora e mezza, ha fatto capolino anche il caso del runner ucciso da un orso in Trentino: Matteo Salvini ha sollevato il tema dello spray anti-aggressione ad hoc per i plantigradi, sottolineando che è già in uso in altri Paesi.
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