Il contributo della Guardia di Finanza “è importante nell’attuazione dei principi costituzionali di giustizia fiscale tra i cittadini, affinchè ciascuno fornisca il suo apporto alla comunità, così come previsto con chiarezza dalla Costituzione”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell’incontro con il comandante della GdF Andrea De Gennaro e una rappresentanza del Corpo.
Il Presidente Mattarella ha concluso l’incontro con un ringraziamento “agli uomini e donne della Guardia di Finanza” e un “grazie per questo incontro e per questi 249 anni” di “preziosa” attività”. “La Gdf – ha sottolineato Mattarella nel breve cenno di saluto – si è sempre affermata come presidio sicuro di legalità e garante fedele della sicurezza economica e finanziaria del nostro paese. La Guardia di Finanza – ha aggiunto – grazie alla sua configurazione moderna, ha saputo crescere non solo nel contrasto dell’elusione e dell’evasione fiscale, del riciclaggio e del contrabbando, ma anche nel controllo dell’uso del pubblico denaro e sul corretto utilizzo dei fondi nazionali e comunitari.
Si tratta – ha evidenziato il Capo dello Stato – di un contributo importante nell’attuazione dei principi costituzionali di giustizia fiscale tra i cittadini, affinchè ciascuno fornisca il suo apporto alla comunità, così come previsto con chiarezza dalla Costituzione”.
“Di rilievo particolare – ha rimarcato Mattarella – anche la ricostruzione dei flussi di capitali illeciti immessi nel circuito delle imprese nazionali, che ha permesso di colpire i patrimoni delle organizzazioni criminali. Questa attività – ha spiegato – riveste una grande importanza a tutela della libertà e trasparenza della vita economica e e finanziaria del paese e della società”.
“I compiti affidati alla Guardia di Finanza per la sicurezza pubblica, del mare per il contrasto di traffici illeciti, e del concorso nella sorveglianza delle frontiere marittime e del contrasto all’immigrazione clandestina – ha fatto ancora presente Mattarella – accrescono le funzioni e le responsabilità” del Corpo. “Sottolineo anche come il contributo della Gdf con le altre forze armate in missioni internazionali sia un modello per numerosi paesi, testimoniato dalle tante richieste di collaborazioni giunte”.
Un pensiero, infine, a coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere rinnovando, tra gli altri, “la riconoscenza ai familiari del finanziere Antonio Zara, medaglia d’oro al valor militare alla memoria” che fu ucciso nell’attentato di Fiumicino del 1973 e il cordoglio “per l’appuntato del Corpo Michele Pellegrino, in forza a Cuneo nel soccorso alpino” rimasto ucciso nel recente incidente di Ventimiglia con gli assistenti dell’Istituto Geografico Militare, Leonardo Sensitivi e Tiberio Ghelardini.
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