Il Consiglio costituzionale francese ha dato il via libera alle norme essenziali della riforma delle pensioni, in particolare l’articolo più contestato, quello che aumenta l’età pensionabile da 62 a 64 anni. I “saggi” hanno anche respinto la richiesta di 250 parlamentari dell’opposizione francese di indire un referendum di iniziativa condivisa sulla riforma delle pensioni. A Parigi è rimontata la protesta contro la riforma, con scontri, fumogeni e bici elettriche date alle fiamme.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, promulgherà la riforma delle pensioni entro 48 ore: è quanto riferisce BFMTV dopo il via libera del Consiglio costituzionale.
Il governo “prende atto della decisione del Consiglio costituzionale”, “con questa riforma, il nostro sistema pensionistico sarà in equilibrio nel 2030“: lo si legge in un comunicato del governo francese, nel quale si sottolinea che “sui 36 articoli del progetto di legge, 30 sono stati completamente convalidati, 2 parzialmente e 4 considerati come ‘cavalieri sociali’, cioè da non inserire in una legge di finanziamento della previdenza sociale”. E’ quanto si legge in un comunicato dei servizi della prima ministra, Elisabeth Borne.
LE REAZIONI
I sindacati francesi si appellano Macron affinché non promulghi la legge. Le parti sociali non accetteranno riunioni con l’esecutivo prima del primo maggio.
Mélenchon: ‘La lotta sulle pensioni continua’
Dopo il via libera dei saggi francesi alla riforma delle pensioni, il leader radicale di gauche, Jean-Luc Mélenchon, ha condannato una decisione che mostra un Consiglio costituzionale “più attento ai bisogni della monarchia presidenziale che a quelli del popolo sovrano. La lotta continua, dobbiamo raccogliere le forze”.
Le Pen: ‘La sorte della riforma delle pensioni non è decisa’
“Se la decisione del Consiglio costituzionale chiude la sequenza istituzionale, la sorte politica della riforma delle pensioni non è decisa”: è il commento di Marine Le Pen alla decisione del Consiglio costituzionale che ha approvato gran parte della riforma del governo francese. “Il popolo ha sempre l’ultima parola – ha continuato la Le Pen -, spetterà al popolo preparare l’alternativa che tornerà su questa riforma inutile e ingiusta”.
LE PROTESTE
Cori, fumogeni, slogan di protesta contro Emmanuel Macron e contro il governo: la protesta contro la decisione del Consiglio costituzionale che ha convalidato gran parte della riforma delle pensioni si sta organizzando in tutta la Francia. A Parigi, centinaia di persone sul piazzale dell’Hotel de Ville, la sede del Comune.
La protesta parigina è degenerata in scontri. Un primo corteo è partito dall’Hotel de Ville diretto a place de la Concorde. Dopo qualche decina di metri sulla rue de Rivoli, prime vetrine spaccate, lanci di sassi e cariche della polizia.
Sulla piazza dell’Hotel de Ville alcuni giovani mascherati di nero hanno dato alle fiamme un intero parcheggio di decine di biciclette elettriche a noleggio. Via via che le fiamme guadagnavano terreno, si udiva l’esplosione – una dopo l’altra – delle batterie delle biciclette elettriche.
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