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Il Viminale dice no al voto dei fuorisede in un altro Comune

(ANSA) – ROMA, 13 APR – La Commissione Affari costituzionali
della Camera ha approvato il testo base della proposta di legge
sul voto ai fuorisede, ma in una audizione svoltasi in mattinata
il Viminale, con il prefetto Claudio Sgaraglia, Capo
dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero
dell’interno, ha sollevato obiezioni, dando il parere positivo
solo sulla parte riguardante i referendum. Il testo, in quota
opposizioni è atteso in aula il 26 aprile, e dalla prossima
settimana sarà sottoposto ad emendamenti e a votazioni. In
Commissione sono stati presentati diversi progetti di legge dai
partiti di opposizione, con soluzioni diverse, ed oggi il
relatore Igor Iezzi (Lega), ha proposto di adottare come testo
base la proposta di Marianna Madia e del Pd. Questa prevede il
cosiddetto voto anticipato presidiato: in pratica lo studente o
il lavoratore fuorisede, entro i 45 giorni prima del voto fa
domanda di votare nel Comune di temporaneo domicilio, dove
voterà il giorno prima delle votazioni, in modo da permettere di
inviare le schede nel Comune di residenza per lo spoglio. La
proposta è stata adottata ma tutti i gruppi di centrodestra si
sono astenuti. “E’ sconfortante ma questo significa che il testo
sarà stravolto e sarà lasciata solo la parte sui referendum” ha
detto Riccardo Magi (+Europa), presentatore di una delle
proposte. “Mi sembra il gioco dell’oca – ha detto Madia – in cui
si torna sempre alla casella 0. Il precedente governo aveva
elaborato un Libro Bianco sull’astensionismo, per la cui stesura
aveva partecipato il ministero dell’Interno, e lì si parlava del
voto anticipato presidiato; ora ci viene detto di no. Se il
centrodestra pensa di ridurre la nostra proposta ai soli
referendum noi non siamo disponibili”. (ANSA).
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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