“Lo sforzo è lavorare per la massima unità. Avere cura della storia e dei valori del Pd e proietarli al futuro”. Sono le prime parole della neo-segretaria del Pd, Elly Schlein, al Nazareno. “Mentre teniamo insieme questa storia teniamo insieme anche le culture che hanno forgiato questo partito. Lavoriamo per il rilancio“. “Ci riuniremo in questi giorni con la mia squadra per capire i primi passi e le prime scelte. Ma vorrei dire, sulla partecipazione, che vogliamo lavorare da subito per aprire il prima possibile il nuovo tesseramento“. “Questo passaggio di consegne, simbolico, poi aspetteremo l’assemblea, il 12 marzo, per l’elezione formale. Ci siamo confrontati sulle sfide, sulle amministrative, le europee, che sono un appuntamento fondamentale“.
Il passaggio di consegne fra Letta e Schlein
La neo segretaria del Pd, Elly Schlein, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ quanto si apprende da fonti vicine a Schlein, che definiscono la conversazione “cordiale”. E la premier Giorgia Meloni ha chiamato la neo segretaria del Pd. “Penso che sia uno scenario molto interessante, ho chiamato Elly Schlein per farle anche personalmente i miei auguri, ovviamente mi aspetto una opposizione durissima, io ho fatto una opposizione durissima”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a “Cinque minuti” di Bruno Vespa. “Il confronto delle idee non mi ha preoccupato, mai spaventato. Le ho sentito dire che il Pd “sarà un problema per il governo Meloni: per noi la democrazia non è stata un problema mai, semmai lo è stato per la sinistra per noi il confronto se è fatto sulle idee è una buona notizia. Sicuramente sono pronta al confronto e le auguro ancora lavoro”.
Elly Schlein prima donna e piu’ giovane segretaria alla guida del Pd
La neosegretaria del Pd Elly Schlein al Nazareno ha incontrato il segretario uscente, Enrico Letta. È stata la prima volta che Schlein ha varcato la porta della sede nazionale del Pd da segretaria. La visita è continuata con un saluto ai dipendenti del Nazareno. Si è trattato di un passaggio di consegne informale tra Letta e la nuova segretariail 12 marzo la data prvista per lo svolgimento dell’assemblea del Pd
Schlein: ‘Tenere unito il partito, organizzare opposizione e nuovo metodo’
Ma già arrivano i primi distinguo da parte dei più centristi tra i Dem e chi non si riconosce nel programma della neo-segretaria. “È un Pd distinto e distante da quello che avevamo fondato che metteva insieme culture politiche diverse dalla sinistra al centro, con i cattolici democratici, i popolari e la Margherita. Oggi legittimamente diventa un partito di sinistra che nulla a che fare con la nostra storia, con i nostri valori e la nostra tradizione”. Lo ha detto il fondatore del Pd, Beppe Fioroni, al Tg2000 che aggiunge: “Per questo abbiamo dato vita ad un nuovo network dei cattolici e democratici ‘Piattaforma popolare – Tempi nuovi’ per farla diventare la casa di tutti quei popolari e cattolici che sono stati marginalizzati e allontanati”.
“Se come gesto di ‘benvenuto’ metterei a disposizione il mio mandato? Posso parlare solo per me: è naturale che sia così. Con l’elezione del nuovo segretario troverei normale che venisse rimesso il mandato, lo avrei fatto anche se avesse vinto Bonaccini. Ed è vero che i gruppi parlamentari sono il luogo dove il partito farà l’opposizione più dura e determinata. La Camera è il luogo dove oggi siamo riusciti a farla questa opposizione, penso ai temi della giustizia, delle Ong e della manovra di bilancio. Io continuerò a fare la mia parte” , lo ha detto all’emittente ligure Telenord Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“La vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd ci restituisce un risultato inatteso, che deve interrogarci in modo serio: quanto deciso dagli iscritti è stato ineditamente rovesciato dal voto ai gazebo, sintomo anche di un sistema politico che vive di entusiasmi e di voglia di cambiamento. Per questo motivo l’esito del voto rappresenta una novità nel campo progressista che è destinata forse a cambiare il modo con cui concepiamo la rappresentanza”. Così in una nota la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, candidata in tandem con Stefano Bonaccini alla segreteria del Partito democratico. “Nelle tante cose lette, viste ed ascoltate da influencer, intellettuali, consiglieri comunali e regionali, scrittori e giornalisti, era evidente che alle urne si sarebbero recati anche molti non elettori del Pd, con l’obiettivo di cambiare la linea politica del partito, una linea nuova identificata con la candidatura di Elly. Come ho spesso ripetuto in questo congresso, un conto è il cambiamento, necessario e utile, un altro è rimuovere le ragioni che hanno determinato la nascita del Pd”, ha aggiunto Picierno. Su questo, oltre che sulle buone intenzioni, credo che debba fondarsi il dialogo sul futuro del Partito, delle sue alleanze e del suo modo di stare nella politica italiana ed europea, sul sostegno a Kyiv e alla sua resistenza, sulla sua collocazione internazionale e sulla lotta a tutti i regimi illiberali, sul Mezzogiorno e i suoi ritardi, sulla sua vocazione riformista e riformatrice che fu sancita dalla carta dei valori del Lingotto”, prosegue la nota. “Per queste sfide, auguro ad Elly Schlein e a tutti noi un buon lavoro. Vorrei infine ringraziare Stefano Bonaccini con cui ho condiviso mesi di lavoro comune: se questo congresso si è svolto con rispetto e spirito costituente lo si deve soprattutto a lui e alla capacità di mettere la politica sempre al primo posto”, conclude Picierno.
AUGURI E COMPLIMENTI DAL MONDO POLITICO
Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l’elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro, ha affermato la premier Giorgia Meloni.
Complimenti a Elly Schlein e un augurio di buon lavoro sono arrivati anche da Pier Luigi Bersani. “La sua vittoria – ha dichiarato – è avvenuta con un inedito ribaltamento del voto degli iscritti, prova evidente che da tempo il Pd non sapeva guardare fuori da sé, nemmeno per vedere chi gli stava alla porta di casa”. “Oggi ci sono le condizioni per un vero processo costituente. Da queste primarie arriva anche un messaggio per tutte le forze progressiste, nella fase di questa destra al governo. Basta con le logiche identitarie e tolemaiche; occorre mostrare la generosità di una apertura vera che raccolga le energie politiche e sociali per l’alternativa. Chi sceglierà ancora l’orgoglio di partito, l’autosufficienza e il politicismo, chi penserà ancora di ballare da solo si metterà rapidamente fuori dal senso comune di metà del paese”.
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