Un tasso di popolarità che resta stabilmente superiore a quello degli altri leader da mesi e una “credibilità” internazionale rafforzata nella cancellerie occidentali dalla sua fermezza sul dossier ucraino. Sono i punti di forza della premier italiana Giorgia Meloni individuati in un commento dedicato alla presidente del Consiglio dal britannico Times e affidato alla penna del corrispondente da Roma, Tom Kington. Commento in cui si evoca “la luna di miele fra l’Italia e il suo Primo Ministro” e si riconosce alla leader di FdI di “aver sorpreso i critici” a colpi di “buonsenso”.
Kington parte dall’intervento in Parlamento con cui la premier “ha tagliato corto” sugli impegni internazionali dell’Italia, respingendo “le pressioni” contro l’invio di armi all’Ucraina in un Paese la cui opinione pubblica viene descritta come una delle più “amichevoli” verso la Russia di tutta l’Ue; e nel quale, scrive, “persino Silvio Berlusconi, membro della coalizione di governo di Meloni, ha pubblicamente dato al Presidente Zelensky la colpa della guerra”. L’articolista britannico richiama poi una differenza fra “il tono aggressivo” attribuito a Giorgia Meloni in campagna elettorale e quello attuale da premier. E si domanda se si tratti di “una nuova Meloni o della vera Meloni”.
In ogni caso evidenzia come si sia “distanziata dagli scatti più imbarazzanti” di Berlusconi e sia riuscita finora a “tenere a bada” Matteo Salvini. Le accredita inoltre di aver “confuso” coloro che insistono a imputarle “radici fasciste”, pur notando le polemiche generate dalle sue parole recenti sulle vittime delle Fosse Ardeatine.
Fra gli elementi più conflittuali della sua politica, in tempi di perduranti incognite interne e internazionali, Kington indica peraltro la questione dell’immigrazione; o ancora le posizioni del governo su temi quali i matrimoni omosessuali o “la maternità surrogata”.
“In un Paese in cui le lune di miele post-elettorali possono esaurirsi in un batter d’occhio – conclude comunque il Times – resta il fatto che Meloni sta facendo durare la sua. Rimane comodamente l’esponente politico più popolare d’Italia, grazie a un buonsenso politico che ha sorpreso i detrattori. Tenuto conto di ciò che ha di fronte, ne avrà bisogno”.
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