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Fisco, arrivano maggiori benefici per i redditi medio-alti

Il fisco arruola l’Intelligenza artificiale nella lotta all’evasione. Una battaglia che sarà fatta puntando anche sull’adempimento spontaneo del contribuente, con premi e sanzioni più basse per chi collabora. E’ la strada tracciata dalla delega al governo per la riforma fiscale, che punta a cambiare il volto del fisco con una serie di interventi che vanno dalla nuova Irpef a 3 aliquote alla razionalizzazione dell’Iva. Misure che raccolgono il plauso di diverse categorie, ma la bocciatura della Cgil, che va in pressing sul governo perché si confronti prima di prendere delle decisioni. Il provvedimento, atteso la prossima settimana in consiglio dei ministri, prende intanto una forma sempre più compiuta. Dopo le slide del Ministero dell’economia, hanno iniziato a circolare alcune bozze, che confermano l’impianto di massima: un ddl in 22 articoli e cinque parti, che delega il governo ad attuare entro 24 mesi la “revisione del sistema tributario”. Una delle misure su cui si concentra l’attenzione è la nuova Irpef. La delega prevede genericamente la “revisione e graduale riduzione” dell’imposta nel rispetto della progressività e nella prospettiva di arrivare ad un sistema con “aliquota impositiva unica” (che è l’obiettivo di legislatura di ‘flat tax’ per tutti).

Nei fatti si passerà da 4 a 3 scaglioni con aliquote più basse: due le ipotesi che sarebbero allo studio, un sistema con aliquote al 23%, 33% e 43% e un’alternativa più costosa (secondo indiscrezioni 10 miliardi, contro i 6 dell’altra) con il secondo scaglione al 27%. Le simulazioni che circolano mostrano benefici differenti con una concentrazione comunque per i redditi medio alti. Si attende anche di capire come si tradurrà la revisione dell’Iva: l’obiettivo è omogeneizzarla per i beni e servizi similari “di maggior rilevanza sociale” e non è escluso che per alcuni beni, come pane, pasta e latte, possa essere portata a zero. Viene inoltre ridotta l’Iva per l’importazione e cessione di opere d’arte. Nel previsto riordino della selva delle tax expenditures – intervento da cui sono attese le coperture alla riforma – si promette “particolare riguardo” per gli sconti fiscali che riguardano la composizione del nucleo familiare, la tutela della case, della salute, dell’istruzione, dell’efficienza energetica e della riduzione del rischio sismico. E se per la lotta all’evasione fiscale, si ricorrerà maggiormente anche all’analisi del rischio e alle soluzioni di intelligenza artificiale, nel riordino del sistema dei giochi resta il regime delle concessioni ma per tutelare i soggetti più vulnerabili arriva una stretta sulle giocate e le vincite e il divieto alle scommesse sulle gare sportive dilettantistiche di under18. Una riforma su cui le opposizioni vanno all’attacco (“è una fotocopia della delega del governo Draghi”, dice Azione-Iv), ma che i partiti di centrodestra difendono compatti. E che raccoglie l’apprezzamento di molte associazioni di categoria: “va nella direzione giusta”, dicono quasi in coro Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confedilizia e i commercialisti. Critica invece la Cgil: “la nostra proposta va nella direzione opposta rispetto a quella che sta discutendo il governo”, osserva il segretario Maurizio Landini, che però attende di “conoscere la proposta del governo”. Aspetta di vedere le carte anche il leader degli industriali Carlo Bonomi, che dopo l’altolà di ieri (“se si parla solo di rimodulazione di aliquote non è la strada”), tira dritto: “Ci aspettiamo una riforma organica. Una riforma del fisco ha senso – avverte – se è organica”.


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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