“Entro la prima decade di maggio il Bureau dovrà riunire un proprio organo composto da una parte degli stati membri che si chiama Comitato esecutivo che dovrà deliberare in base agli esiti delle missioni ispettive chi può proseguire e chi no”. Cosi il presidente del comitato promotore di Expo 2030 Giampiero Massolo, nel corso della conferenza stampa finale degli ispettori del Bie a Roma per Expo 2030.
“Noi auspichiamo che tutte e 4 le citta candidate possano farcela, inclusa Odessa. Siamo ovviamente molto fiduciosi di proseguire noi. Il 20 giugno ci sarà a Parigi una Assemblea generale del Bie proprio per continuare a presentare il nostro progetto. Poi ci sarà la volata finale fino al voto di novembre”, ha concluso Massolo.
“Noi stiamo lavorando per evitare che la stampa internazionale finisca per chiedersi, il giorno prima dell’Expo, ‘ma perché lo facciamo li?’. Bisogna pensarci al momento del voto, non dopo. Ogni nostro sforzo va in questa direzione”. Cosi, rispetto ai temi dei diritti, il presidente del Comitato promotore di Expo 2030 Giampiero Massolo nel corso della conferenza stampa finale della visita ispettiva del Bie a Roma. “C’e una ferma determinazione attorno a un progetto di cui siamo fieri, perché presenta caratteristiche importanti che spero siano emerse nel corso della visita – ha aggiunto – c’è molta coerenza tra la traduzione in termini strutturali del progetto e il titolo dell’Expo, il rapporto tra persone e territori. A tutte le latitudini, devi costantemente rigenerare gli habitat. Sarà un Expo che metterà tutti i paesi sullo stesso piano, c’e un unico grande boulevard per tutti, non ci saranno una prima e una seconda fila. Lavoreremo perché tutti siano rappresentati al meglio”. “Ora – ha detto ancora Massolo – è una durissima campagna elettorale porta a porta contro paesi che sono molto competitivi, ognuno con le modalità e i mezzi che ha. Questo ci mette a durissima prova. Abbiamo idee semplici: non facciamo Expo per mettere in rilievo una città, Roma è già patrimonio del mondo, oppure un paese importante già amichevole protagonista della comunità internazionale. Lo facciamo per offrire la migliore cornice possibile per far vedere come il mondo può lavorare insieme su un tema globale, e questo è un tema anche delle Nazioni Unite. Noi siamo convinti che Expo sia il miglior strumento possibile per far progredire la comunità internazionale. Noi siamo un membro fondatore del Bie, è nel nostro interesse mostrare che Expo non è solo una fiera o una questione di soldi o opportunità aziendali – ha concluso Massolo – è anche anima e materiale progresso del vivere insieme in collettività e il mondo si deve riconoscere in questo obiettivo collettivo”.
“L’ Europa è famosa per essere disunita nelle candidature internazionali e questa volta l’Expo non fa eccezione. Abbiamo constatato con punte di dispiacere che qui e là il sostegno è andato altrove. Abbiamo però, e siamo forti di questo, il sostegno delle istituzioni europee”. Cosi il presidente del Comitato promotore di Expo 2030 Giampiero Massolo, in occasione della conferenza stampa finale degli ispettori del Bie. “Roma – ha detto – è l’unica capitale dell’Unione Europea a candidarsi e questo fa molto la differenza. Io spero che chi ora da la propria preferenza ad altri possa ricredersi per tempo, perché voterebbe per un progetto valido, nell’interesse non solo dell’Italia ma dell’Europa intera”.
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml