Scontri al corteo a Roma in solidarietà ad Alfredo Cospito. I manifestanti, arrivati sulla via Prenestina, hanno tentato di costruire delle barricate e hanno iniziato un fitto lancio di bottiglie verso le forze dell’ordine che, per respingerli, hanno fatto una serie di cariche di alleggerimento. La situazione resta tesa. Alcuni manifestanti sono stati fermati dalla polizia durante il corteo. Questi ultimi sono stati portati in Questura dopo i disordini per essere identificati e la loro posizione sarà valutata nelle prossime ore. In coda al corteo il gruppo di manifestanti a volto coperto ha tentato di creare le barricate spostando e ribaltando alcuni cassonetti dei rifiuti, poi ha divelto una campana del vetro da cui ha preso bottiglie, lanciandole contro gli agenti in tenuta anti sommossa. Questi ultimi sono poi avanzati con i manganelli per disperdere i manifestanti e alcuni di loro sarebbero stati colpiti dai manganelli. Dopo diversi minuti la tensione è rientrata. Sono tre i manifestanti fermati durante i momenti di tensione avvenuti al corteo di oggi a Roma, in solidarietà ad Alfredo Cospito mentre altri due sono rimasti feriti nel corso dei disordini.
Cospito, a Roma il corteo degli anarchici contro il 41-bis
“Hanno detto che siamo in combutta con la mafia, ma non hanno capito il significato della nostra lotta. Il carcere di Opera (dove è detenuto attualmente Cospito – ndr) è un lager”, hanno detto i manifestanti ai megafoni, i quali annunciano un collegamento in diretta con un sit-in che si svolge in contemporanea anche a Milano. Sul posto ci sono diversi agenti e mezzi blindati delle forze dell’ordine.
Un gruppo di una decina di persone tra i manifestanti che stanno partecipando al corteo a Roma, in solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito, ha lanciato bottiglie e fumogeni contro un cordone delle forze dell’ordine e blindati messi a protezione di una concessionaria della Fiat in via di Porta Maggiore. Lo stesso gruppo di manifestanti, che sfila in nero con il volto travisato, ha poi proseguito seguendo il corteo ancora in marcia.
Cospito, Milano: insulti e acqua contro i giornalisti al presidio di Opera
MILANO. IL PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE
A Milano un gruppo di manifestanti che si è radunato nel pomeriggio davanti al carcere di opera in solidarietà ad Alfredo Cospito, ha lasciato il piazzale davanti al penitenziario alle porte di Milano e sta sfilando in corteo nel prato per avvicinarsi alla all’edificio e portare un saluto a tutti i detenuti. Dal corteo, tra un “libertà” gridato in coro e altri slogan, sono stati accesi alcuni fumogeni e srotolati striscioni. Il gruppo di manifestanti si è poi avvicinato alla recinzione di sicurezza più esterna del penitenziario e ha lanciato all’interno fumogeni e sassi. Il camminamento più esterno è presidiato da camionette e agenti di polizia in tenuta antisommossa. Il gruppo di manifestanti, oltre a lanciare qualche fumogeno e qualche sasso, ha ‘tambureggiato’ con pezzi di ferro sulla rete esterna al camminamento di ronda che delimita il penitenziario. Dai manifestanti sono poi partiti insulti e sputi verso le forze di polizia. Dal corteo che si sta snodando nei campi attorno al carcere anche slogan come “galere e Cpr non non ne vogliamo più, colpo su colpo le tireremo giù”. In contemporanea sta andando avanti il presidio davanti all’ingresso principale di Opera.
Cospito, Opera: manifestanti lanciano sassi e fumogeni contro gli agenti
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