Il nuovo trattato Start (New Strategic Arms Reduction Treaty) sulla limitazione delle armi nucleari, di cui oggi Vladimir Putin ha detto che la Russia intende sospendere l’applicazione, fu firmato a Praga l’8 aprile del 2010 dagli allora presidenti Usa, Barack Obama, e russo, Dmitri Medvedev. Entrò in vigore il 5 febbraio 2011 e fu prorogato una prima volta per 5 anni nel febbraio 2016 e una seconda nel febbraio 2021. La scadenza ora è prevista per il 2026. Questo è quanto prevede il New Start che sostituì i due precedenti accordi Start 1 e 2 (quest’ultimo mai entrato in vigore) e il trattato di Mosca del 2002 (Sort), che decadeva nel 2012.
* TESTATE NUCLEARI. Limite di 1.550 testate nucleari, scattato entro 7 anni dall’entrata in vigore del Trattato dopo le rispettive ratifiche. Riguardava le testate montate sui missili balistici intercontinentali (Icbm), sui missili balistici lanciati dai sottomarini (Slbm) e il numero di bombardieri disponibili con una testata ciascuno. Si trattò di una diminuzione del 74% rispetto all’accordo Start 1 e del 30% rispetto al Trattato di Mosca del 2002.
* VETTORI. Limite di 700 vettori contando i missili Icbm e Slbm e i bombardieri in grado di sganciare ordigni nucleari: un dimezzamento rispetto allo Start 1. Il limite fu posto a 800 contando anche i missili non puntati.
* SCUDO ANTI-MISSILE. Secondo Washington, l’intesa non stabilì limiti sui programmi di difesa anti-missile.
Un’interpretazione mai condivisa da Mosca.
* VERIFICHE. Previste ispezioni dirette, scambio di dati e informazioni, notifiche relative alle armi strategiche ed ai siti elencati nel documento e metodi per facilitare i controlli.
* RATIFICA. Il Trattato comprende tre documenti: il testo di base, un protocollo che elenca diritti e obblighi associati al documento e allegati tecnici che affrontano i dettagli. Tutti e tre i documenti sono stati ratificati dai rispettivi parlamenti.
* RITIRO. Il Trattato prevede una clausola di ritiro.
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