Laura Castelletti è la prima donna sindaco nella storia di Brescia. In serata, con poco più del 50% delle sezioni scrutinate, la candidata del centrosinistra si presenta davanti alla Loggia, sede del consiglio comunale della città, per dare il via ai festeggiamenti.
“Questo risultato è figlio del buon governo di questi dieci anni. È un’emozione essere la prima donna sindaco di Brescia, è una soddisfazione aver vinto al primo turno. La città ha dato una chiara indicazione della strada da percorrere”: sono state le prime dichiarazioni di quella che è stata per dieci anni la vicesindaca della città. La forbice è ampia: Castelletti è abbondantemente sopra il 50%, segue il candidato del centrodestra, Fabio Rolfi, che si ferma poco sopra il 40%.
La sindaca raccoglie il testimone di Emilio Del Bono, che nel 2018 vinse al primo turno con il 53,8% dei voti. Per la seconda tornata elettorale di fila le elezioni a Brescia si concludono al primo turno. E uno dei primi pensieri di Castelletti è proprio per Del Bono: “Un grande amministratore e una presenza significativa per me in questa campagna elettorale”. La sindaca ribadisce il ruolo di squadra nel risultato del centrosinistra (senza 5stelle che a Brescia hanno corso con Pci e Unione popolare, fermandosi sotto il 3%): “Non sono donna sola al comando. C’è stato un lavoro di squadra fortissimo e continuerà a esserci”. “Spero che le istituzioni facciano il loro dovere – ha aggiunto -. È bene che la Regione e il Governo facciano un rapido reset e si mettano a disposizione dei bresciani, non della sottoscritta. Siamo gente capace di pianificare, di portare avanti i progetti non ci deve essere ostilità. Spero che si sia trattato solo di uno spiacevole momento elettorale” ha risposto Castelletti a chi chiedeva delle promesse fatte dagli esponenti del governo nazionale e della Regione giunti a Brescia a sostegno di Rolfi. “Sono stata chiamata anche ‘sindaca Ztl’ e ‘radical chic’. Quando non ci sono le idee si passa alle offese” ha replicato sul punto la neosindaca, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. Grande delusione in casa centrodestra (dove FdI è primo partito, seguito dalla lista Rolfi e con la Lega sotto il 9%)che solo venerdì aveva portato a Brescia tutti i big, a partire dalla premier Giorgia Meloni in città per sostenere la corsa di Fabio Rolfi.
“Le sconfitte fanno male, ma la città va ascoltata” il primo commneto di Rolfi. “Sono molto contento del lavoro costuito e fatto in questi mesi di lavoro, abbiamo rafforzato la presenza civica del centrodestra e ora l’obiettivo è costruire una proposta ancora più convincente per i prossimi cinque anni”. Certo “serve proseguire l’impegno per alzare l’affluenza – ha concluso l’ex assessore regionale -: non siamo riusciti a motivare a sufficienza gli elettori che hanno un orientamento di centrodestra ma che anche questa volta hanno deciso di rimanere a casa”
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