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Caso Uss, Nordio pronto all’informativa in Parlamento

Sul caso dell’evasione del cittadino russo Artem Uss, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, “avendo concluso tutti gli accertamenti necessari, auspica di poter rendere un’informativa in Parlamento già in questa stessa settimana”. Lo sottolinea il ministro in una nota.

Il braccialetto suonò spesso per malfunzionamenti 
Negli oltre tre mesi in cui Artem Uss è stato ai domiciliari, prima di fuggire dalla casa di Basiglio il 22 marzo dopo che i giudici avevano dato l’ok all’estradizione, l’allarme del braccialetto elettronico è suonato per decine di volte. E ciò, stando a quanto verificato anche da un esperto nell’inchiesta milanese aperta dopo l’evasione, sempre per dei malfunzionamenti dell’apparecchio. La Procura che indaga sulla fuga dell’imprenditore russo, infatti, ha chiesto ad un tecnico di analizzare quei segnali dall’allarme che in quei tre mesi e più (era andato ai domiciliari il 2 dicembre scorso) erano partiti dal braccialetto e avevano anche costretto le forze dell’ordine ad intervenire molto spesso. Il tecnico ha chiarito agli inquirenti che non si sarebbe trattato di tentativi di evasione in nessuno di quei casi, decine e decine, ma di malfunzionamenti del braccialetto, come problemi di connessione. Tra l’altro, pare che questo genere di anomalie siano anche comuni quando si utilizzano questi dispositivi di controllo nei domiciliari.


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