(ANSA) – ROMA, 13 MAR – Comincia nell’Aula della Camera
l’esame del provvedimento sulla procedibilità d’ufficio e
l’arresto in flagranza approvato in Commissione Giustizia lo
scorso 8 marzo. Il testo, che ha come relatrice la capogruppo di
FdI in Commissione, Carolina Varchi, modifica in parte la
riforma Cartabia prevedendo la procedibilità d’ufficio per tutti
i reati per i quali sia contestata l’aggravante del “metodo
mafioso o della finalità di terrorismo o di eversione”. E rivede
anche il Codice antimafia prevedendo la procedibilità d’ufficio
anche per il reato di lesione personale, quando è commesso da
persona sottoposta a una misura di prevenzione personale e fino
ai tre anni successivi da quando questa si è conclusa. Per
quanto riguarda invece l’arresto obbligatorio in flagranza di
reato, la proposta di legge lo prevede per i reati procedibili a
querela di parte, anche se la querela non è stata ancora
presentata, ma lo sarà entro le 48 ore dall’arresto, nel caso in
cui la vittima non risulti prontamente reperibile. Scaduto tale
termine e se la persona offesa dichiara di rinunciare o rimette
la querela, l’arrestato viene rimesso subito in libertà. Grazie
a un emendamento approvato in Commissione, quando l’arresto
obbligatorio è effettuato in flagranza di reato, ma manca ancora
la querela della persona offesa, il giudizio direttissimo viene
sospeso finché non sopraggiunge la querela o la rinuncia a
proporla oppure non sia decorso il termine previsto. Il M5S si
era astenuto in Commissione perché molti dei suoi emendamenti
erano stati respinti. Anche quello che proponeva di introdurre
“un nuovo strumento operativo per proteggere le donne vittime di
violenza come il fermo di indiziato dei delitti di
maltrattamenti contro familiari e conviventi e di atti
persecutori”. “I Pm – spiega Stefania Ascari che lo aveva
pessentato – potrebbero utilizzarlo, anche al di fuori dei casi
di flagranza, con decreto motivato, quando sussistono fondati
motivi per ritenere che il maltrattante possa ripetere le azioni
violente, mettendo a rischio la vita o l’integrità fisica o
psichica della vittima”. E infatti i deputati del M5S annunciano
che ripresenteranno anche in Aula molte delle loro proposte di
modifica al testo. (ANSA).
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml