Aveva iniziato giovanissimo a fare il cronista a Telenapoli, una delle prime tv private italiane che con 380 chilometri di cavo collegava i televisori nelle case dei napoletani. Massimo Milone, 67 anni, giornalista della Rai, morto questa mattina nella sua abitazione per un malore improvviso, poi di strada ne ha fatta tanta ma ha sempre avuto l’entusiasmo, la curiosità e l’umiltà di quando mise piede per la prima volta nella redazione del telegiornale della pioneristica tv.
Laureato in giurisprudenza, entrato poi in Rai nella sede di Napoli, ha seguito come inviato alcuni dei più importanti avvenimenti di cronaca e attualità politica degli ultimi 40 anni. È stato caporedattore della sede partenopea (per dieci anni) e quindi il trasferimento a Roma come direttore di Rai Vaticano proprio il giorno delle dimissioni di Ratzinger. Dal 2002 al 2008 è stato presidente dell’Unione cattolica stampa italiana.
Lo scorso anno era andato in pensione ma era sempre pronto a dare il suo contributo anche se ad averlo segnato era stata la morte prematura (nel marzo dell’anno scorso) di suo fratello Marcello, pure lui giornalista, per decenni in servizio all’ufficio stampa della Regione Campania.
Per anni è stato anche collaboratore del quotidiano “Avvenire”, per cui ha raccontato con scrupolo le opere e i protagonisti della Chiesa di Napoli, incrociando sul suo percorso professionale gli utimi quattro arcivescovi che si sono succeduti sulla cattedra di Sant’Aspreno: da Ursi a Giordano, da Sepe a Battaglia.
Con l’inizio del Giubileo straordinario della Misericordia ha ideato lo speciale Il Giubileo di Francesco, in onda su Rai1, e ha seguito i viaggi del pontefice a Cuba, negli Stati Uniti e in Messico. È stato autore di numerosi libri e saggi.
I funerali si svolgeranno domani, (ore 11), nella chiesa dell’arciconfraternita dei Pellegrini – alla Pignasecca – dove solo qualche settimana fa, in una sala affollata, ha presentato il suo ultimo libro. La cerimonia religiosa sarà presieduta dall’arcivescovo emerito di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe.
Numerosi i messaggi di cordoglio espressi alla famiglia. “Un grande professionista al servizio della Rai e, particolarmente della Campania”, ha scritto il presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero. Un giornalista “aperto al dialogo e al confronto con mondi e culture differenti”, ha aggiunto il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, Massimo Milone era “uno straordinario professionista di grande sensibilità. A lui va la gratitudine e il ricordo della città”.
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