Un gruppo di manifestanti in sciopero contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron hanno temporaneamente fatto irruzione nella sede parigina di Lvhm, il colosso mondiale del lusso di proprietà di Bernard Arnault. I manifestanti – tra cui ferrovieri, operatori sanitari e del mondo dell’istruzione in sciopero – sono entrati nella hall di ingresso di Lvhm, al 22 di Avenue Montaigne, tra i viali più chic di Parigi frequentatissimo da Paperoni di tutto il pianeta, con fumogeni e fischietti.
“La strada è nostra”, hanno scandito i dimostranti dinanzi al quartier generale del colosso del lusso. Molti di loro sono poi penetrati all’interno, per riuscire una decina di minuti dopo. Il blitz è avvenuto nella dodicesima giornata nazionale di scioperi e proteste contro la riforma che aumenta l’età pensionabile da 62 a 64 anni.
Il sindacato Cgt annuncia 400.000 manifestanti oggi in piazza a Parigi, nel quadro della dodicesima giornata di scioperi e proteste nazionali contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron. E’ esattamente la stessa stima di quella annunciata dallo stesso sindacato nell’ultima manifestazione della settimana scorsa. A livello nazionale, invece, secondo il sindacato i manifestanti erano “oltre un milione”. Nella precedente manifestazione del 6 aprile scorso, la Cgt aveva annunciato “circa due milioni” di manifestanti in tutto il Paese. La polizia francese, invece, parla di 42.000 manifestanti oggi nella capitale, e 380.000 in tutta la Francia. Un dato in calo rispetto ai 570.000 manifestanti annunciati dal ministero dell’Interno lo scorso 6 aprile. Alla vigilia del cruciale pronunciamento della Corte Costituzionale sulla riforma previdenziale, insomma, il numero di manifestanti nei cortei risulta in diminuzione.
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