Sarà un’istruttoria dei funzionari del Senato, dopo la richiesta arrivata al collegio dei senatori questori, a valutare la possibilità di far entrare cani e gatti a Palazzo Madama, seguendo i parlamentari e i dipendenti nei loro uffici (ma non in Aula). Poi – secondo quanto si apprende da fonti parlamentari – il testo sarà sottoposto al Consiglio di presidenza per la decisione finale, non appena si riunirà. A dare il “la” al percorso è stata la proposta della senatrice Michaela Biancofiore per modificare il regolamento del Senato e quindi consentire per la prima volta l’accesso degli animali.
L’idea della capogruppo dei Moderati è stata accolta con “disponibilità” dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha rimandato la questione ai questori, non essendo di sua competenza. Al di là della fattibilità concreta, la proposta fa già discutere.
Su Twitter le riserve della deputata leghista Laura Ravetto: “Trovo davvero curioso (eufemismo) che siamo qua a discutere di far entrare cani e gatti in Parlamento – scrive – e io, come madre, non posso farci entrare mia figlia di 5 anni se per caso la babysitter è malata o non può”.
Trovo davvero curioso (eufemismo) che siamo qua a discutere di far entrare cani e gatti in Parlamento e io come madre non posso farci entrare mia figlia di 5 anni se per caso la baby sitter è malata o non può.
— Laura Ravetto (@lauraravetto) June 5, 2023
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