Bruxelles – Lista ‘nera’ aggiornata, inasprimento del tetto al prezzo del petrolio russo e nuovi divieti di import ed export. Il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’aggressione dell’Ucraina è nelle mani da ieri delle Capitali Ue, che nelle prossime ore cercheranno di raggiungere un accordo a Ventisette (come richiedono le questioni di politica estera e in particolare le misure restrittive).
A confermarlo in una nota è l’alto Rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, spiegando di aver presentato ieri sera “insieme alla Commissione europea una proposta per il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’aggressione dell’Ucraina”. Pochi i dettagli sul contenuto del pacchetto, ma la nota del Seae (Servizio europeo per l’azione esterna) spiega che Borrell e Palazzo Berlaymont hanno proposto di sanzionare oltre 120 ulteriori persone ed entità per il loro ruolo nel indebolire la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Nel pacchetto viene proposto di adottare nuovi divieti di importazione ed esportazione (tra cui dovrebbero esserci anche i diamanti russi, dopo la concessione del Belgio), nonché azioni per inasprire il tetto del prezzo del petrolio e contrastare l’elusione delle sanzioni dell’Ue. Le proposte di inserimento nell’elenco includono attori del settore militare, della difesa e dell’IT russo, nonché altri importanti operatori economici. Le proposte mirano a rafforzare il quadro sanzionatorio nel suo complesso. Per il via libera al nuovo regime di sanzioni è necessaria l’unanimità in seno al Consiglio. Borrell aveva annunciato l’intenzione di presentare il pacchetto lo scorso lunedì, al termine del Consiglio Ue Affari Esteri.
A inizio novembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva annunciato che la proposta sarebbe stata avanzata già venerdì scorso agli ambasciatori dei 27 Stati membri dell’Ue.