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I territori ucraini chiedono aiuto alle Regioni Ue in vista della ricostruzione

Bruxelles – Essere pronti per quando sarà il momento, per quando la ricostruzione dell’Ucraina potrà partire. La riforma della pubblica amministrazione, con il decentramento e il trasferimento di maggiori poteri e maggiori competenze e regioni e comuni diventa cruciale. Ucraina ed Europa sono già lavoro, ma la prima ha bisogno della seconda per non farsi trovare impreparata. Il sindaco di Kiev, Vitalii Klychko, si rivolge al Comitato europeo delle regioni per chiedere aiuto in un percorso non scontato, perché la guerra ha cambiato contesto e paradigma.

Abbiamo poco tempo, e dobbiamo fare adesso ciò che serve per fare dell’Ucraina un Paese europeo”, riconosce Klychko. “Serve una riforma per l’autogoverno”, e in tal senso “voglio chiedere al Comitato europeo delle regioni l’assistenza per fare queste riforme“. La richiesta di sostegno riguarda in particolare “una roamap”, quanto mai fondamentale, come l’aiuto che si cerca in Europa. “Senza questa assistenza non saremmo in grado”.

Ripete in sostanza quanto già espresso dal presidente della Repubblica. Anche Volodymyr Zelensky ha apertamente invitato le regioni europee a lavorare con il Paese, con la differenza che il sindaco di Kiev porta il punto di vista delle comunità locali e loro esigenze, quelle che si porranno.

Il Comitato europeo delle regioni è già al lavoro. Ospita la riunione dell’Alleanza europea delle città e delle regioni per ricostruzione dell’Ucraina, in vista delle conferenza internazionale di Londra in programma il 21 e 22 giugno. La disponibilità c’è, consapevoli che “il decentramento amministrativo nel contesto della ricostruzione è importante”, scandisce Niina Ratilainen, facente le veci del presidente Vasco Alves Cordeiro. “Il Comitato incoraggia la riforma della pubblica amministrazione e il decentramento amministrativo, e siamo d’accordo con l’andare avanti” nonostante tutto, per essere pronti.

Alla fine delle ostilità saranno le comunità locali a dover far uso delle risorse utili per ricostruire i territori, e si vuole già un quadro legislativo chiaro, pronto per l’uso. “Vediamo pressioni di centralizzazione” legate alle logiche della guerra, ammette Andreas Schaal, direttore per la Cooperazione e le relazioni globali dell’Ocse, ma “è cruciale avere decentralizzazione quando arriverà il momento delle ricostruzione”. Territori d’Ucraina e d’Europa si preparano.

Il sindaco di Kiev al Comitato europeo: “Per il decentramento amministrativo ci serve la vostra assistenza”


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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