(ANSA) – ROMA, 25 LUG – Ritiene “importante indagare sui
crimini di guerra mentre ancora si combatte” ma ora in Ucraina
“bisogna definire chi può investigare e come acquisire le
prove”. Lo sostiene in un’intervista a La Repubblica, Marco De
Paolis, procuratore generale militare a La Spezia. “In questo
momento sul campo possono esserci soltanto gli ucraini –
evidenzia -. Ma quello che è accaduto richiede un impegno molto
più ampio – dice -. Credo che sia necessario un organismo
internazionale imparziale che invii personale qualificato per le
indagini”. Dall’inizio del conflitto sono arrivate molte
segnalazioni di brutalità sulle quali la Corte Penale
Internazionale si è attivata, “ma bisogna vedere se ha la
capacità effettiva per investigare – sostiene De Paolis -. Penso
però che la Corte avrebbe maggiore credibilità se tra i
firmatari ci fossero quelle potenze che non la riconoscono:
Stati Uniti, Russia, Cina, India, Israele, Turchia, Egitto e la
stessa Ucraina. Sarebbe molto meglio avere un organo che
rispecchi l’intera composizione delle Nazioni Unite, anche se
questo non è di facile attuazione”. Secondo il procuratore
generale militare: “In questo momento è importante che organismi
internazionali prendano posizione per fare pressione sugli
aggressori – evidenzia-: devono sottolineare che, se anche
l’Ucraina non sarà in grado di processare i criminali russi,
esisterà un altro organismo capace di fare Giustizia”. (ANSA).
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