(ANSA) – CUNEO, 17 MAR – “Quando torneremo a casa? Quando
 rivedremo i nostri genitori? Perché non applicate la no fly
 zone?”. Sono le tante domande rivolte ieri sera
 all’europarlamentare Antonio Tajani e al governatore del
 Piemonte Alberto Cirio dai giovanissimi ucraini. Profughi
 arrivati a La Morra, in provincia di Cuneo, grazie a una
 missione umanitaria organizzata dalla Juventus.
   
 Sessanta minori, alcuni arrivati in Piemonte senza i
 genitori, che la missione umanitaria della Juventus ha raccolto
 nel fine settimana nella città ungherese di Zahony anche in
 seguito a una richiesta di aiuto della Federazione Calcio
 ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole
 calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai
 bombardamenti.
   
 Con loro anche trenta adulti, soprattutto mamme, ospitati
 grazie alla Protezione civile all’hotel Santa Maria. “Per
 favore, fate finire la guerra il prima possibile”, è l’appello
 di una mamma. I ragazzi hanno già iniziato le prime lezioni di
 italiano e sono seguiti da due interpreti. “Bisogna lavorare
 molto. E pregare. L’Europa ha emesso sanzioni contro la Russia
 per convincere Putin a sedersi a un tavolo e trovare la pace –
 ha risposto Tajani -. Al Parlamento europeo abbiamo votato tutti
 a favore dell’ingresso dell’Ucraina nella Ue: se accadrà ci
 saranno nel parlamento i vostri rappresentanti, magari in futuro
 qualcuno di voi”. (ANSA).
   
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