(ANSA) – ROMA, 14 FEB – La Conferenza Episcopale Italiana
lancia un appello per fermare le tensioni in Ucraina. “Quanto
sta accadendo al confine tra Ucraina e Russia preoccupa il mondo
intero. Il rischio concreto di una guerra, o anche solo
l’ipotesi che si possa scatenare un conflitto, turba gli animi,
scuote le coscienze, aggiunge preoccupazioni alle tante che
l’umanità sta già vivendo per la pandemia e per le altre
‘pandemie’ che attraversano il pianeta: povertà, malattie,
mancanza di istruzione, conflitti locali e regionali… È
responsabilità di tutti, a cominciare dalle sedi politiche
nazionali e internazionali, non solo scongiurare il ricorso alle
armi, ma anche evitare ogni discorso di odio, ogni riferimento
alla violenza, ogni forma di nazionalismo che porti al
conflitto”.
I vescovi italiani sottolineano che “non c’è più posto per le
armi nella storia dell’umanità! È la convinzione che ci muove
alla vigilia dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del
Mediterraneo che si terrà a Firenze dal 23 al 27 febbraio. I
popoli sono chiamati a convivere in pace. La cooperazione e il
dialogo, accompagnati dalla diplomazia, siano regola e stile
delle relazioni internazionali. E nel giorno in cui ricordiamo i
santi Cirillo e Metodio, compatroni d’Europa, facciamo appello
alle comuni radici nella fede cristiana, che è messaggio di
pace, affinché nel Vecchio Continente ci sia sempre convivenza
rispettosa, collaborazione sul piano economico, rispetto e
dialogo duraturi”.
La Cei sottolinea ancora che “la pace è un bene prezioso al
quale l’umanità non può e non deve mai rinunciare”. I vescovi
pregano “perché sia risparmiato un terribile flagello. Invitiamo
tutte le Chiese d’Italia ad unirsi a questa intenzione di
preghiera”. (ANSA).
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