La neo premier Tory britannica Liz Truss, subentrata a Boris Johnson due giorni prima della morte di Elisabetta II, ha in programma faccia a faccia tra domani e domenica con non più di 7 fra i numerosi leader di tutto il mondo in arrivo a Londra per i funerali della regina di lunedì.
Lo ha ufficializzato Downing Street, dopo anticipazioni di segno in parte diverso.
Nella lista c’è ovviamente il presidente degli Usa, Joe Biden, che Truss incontrerà per ultimo domenica per fare il punto sugli altri colloqui, sulla “relazione speciale” fra Washington e Londra e sulle crisi internazionali più importanti: guerra fra Russia e Ucraina in primis. Gli altri sono i primi ministri di Australia e Nuova Zelanda, Anthony Albanese e Jacinda Ardern, che la premier Tory vedrà domani; e quelli di Canada e Irlanda, Justin Trudeau e Micheal Martin, che incontrerà domenica prima del polacco Andrzej Duda (unico leader di un Paese non a maggioranza anglofona prescelto) e di Biden.
Mentre non c’è a dispetto delle attese il presidente francese Emmanuel Macron, con cui Truss deve ancora rompere il ghiaccio dopo avergli rivolto nelle settimane scorse – durante la sua corsa alla leadership Tory – frecciate personali velenose sul dopo Brexit. Downing Street ha lasciato comunque la porta aperta a incontri con “diversi altri leader” a margine della sessione dell’assemblea generale dell’Onu di New York, cui l’erede di Johnson parteciperà di persona dopo le esequie reali.
Da notare che tre dei sette ospiti inseriti in questo primo elenco – i premier di Canada, Australia e Nuova Zelanda – sono alla testa di Paesi tuttora formalmente soggetti, in veste capo di Stato, ai monarchi della corona britannica.
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