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Tommasi: 'Abbiamo proposto una nuova idea di Verona'

Al ballottaggio di Verona Damiano Tommasi per il centrosinistra ha piazzato il punto decisivo del ko nella rete dell’avversario di centrodestra Federico Sboarina. Ad aiutarlo è stata sicuramente una maggiore affluenza alle urne che ha premiato proprio lo sfidante: se nel primo turno i consensi a Tommasi erano stati 43.106 a fronte dei 35.404 dell’avversario, nella seconda chiamata ai seggi l’ex giocatore ha totalizzato 50.118 consensi, contro i 43.730 di Sboarina. Ne consegue, almeno a livello teorico, che almeno una parte del 7.012 voti che hanno fatto da differenza tra i due nel secondo round siano stati portati in dote dagli elettori dell’ex sindaco Flavio Tosi che nel primo turno aveva totalizzato, da solo, 25.843 consensi. Ma anche da una sensibilità maggiore dei votanti di centrosinistra a recarsi nuovamente alle urne. “La voglia di partecipazione credo sia stata la vera chiave della campagna elettorale – conferma Tommasi – Verona aveva voglia di girare pagina e lo ha dimostrato”.

Dal capoluogo veneto, per il vincitore del centrosinistra, “è arrivato un doppio segnale: che si vince parlando di progetti , parlando delle proprie proposte senza denigrare l’avversario, senza insultare o provocare. Il secondo messaggio è che Verona è tato altro rispetto a quello che era pervenuto e di quanto superficialmente è stato giudicato”. Una delle carte vincenti per Tommasi è “l’aver proposto un’idea sola, nuova, di Verona. E’ stato fondamentale”. A chi gli chiedeva, calcisticamente parlando, se la vittoria di stanotte vale più di uno scudetto, il neo sindaco risponde: “è una tappa della mia vita, credo che per Verona possa significare molto”. E conclude, sempre parlando di sport, rinnovando la promessa fatta: “la bici è pronta per andare sullo Stelvio, adesso prepareremo anche le gambe”.


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