“Nelle prime settimane del nuovo anno ci occuperemo delle altre materie sulla sicurezza per difendere il principio di legalita di uno Stato che non è la Repubblica delle banane”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, nella nuova puntata de “Gli appunti di Giorgia”, in cui ha affrontato vari argomenti tra cui la manovra, che ha visto il visto libera definitivo giovedì scorso, e il decreto sulle Ong
L’auspicio è che “il 2023 sia un anno di vittorie, di ripresa, costruito dall’orgoglio e dall’ottimismo degli italiani e dalla capacità e della guida degli italiani di essere il buon esenmpio di questo orgoglio e di questo ottimismo”.
“Abbiamo approvato una manovra che si dedica al futuro – ha affermato la premier -, penso al pacchetto famiglia, alle tasse piatte, che può dare una prima idea di come si muove questo governo, dal diverso rapporto tra cittadini e Stato, tra Stato e imprese. Averla approvata in anticipo è la prova che abbiamo un governo stabile”.
“Con il decreto sulle ong facciamo rispettare il diritto intrernazionale: se salvi delle persone devi portarle al sicuro. Se non vengono rispettate le norme abbiamo previsto delle anzioni”. “Il nostro obiettivo è fermare le partenze, distrbuire solo chi ha diritto equamente tra i 27 paesi europei”.
“Ci sono grandi riforme da fare: fisco, burocrazia, giustizia, presidenzialismo. Siamo già al lavoro su tutte queste materie. E non perderemo tempo per dare a questa nazione quello che merita”.
“Ci stiamo occupando delle grandi crisi di questa nazione che abbiamo ereditato: abbiamo affrontato l’emergenza della Lukoil, messa in sicurezza, ora di Ilva e l’obiettivo che ci diamo è farne una grande acciaieria verde, aumentando la produzione e recuperando le persone in cassa integrazione”.
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