“Stiamo lavorando perché anche quest’anno, come l’anno scorso, ma mai in passato, all’inizio delle scuole tutti i docenti siano al loro posto”, dichiara il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervistato da ‘Il Sole 24 Ore’. “Dopo i 60mila dello scorso anno, stiamo assumendo i nuovi docenti previsti per quest’anno e stiamo completando le procedure concorsuali in corso”, riporta il ministro, il quale ricorda che “con le nuove procedure approvate dal Parlamento, il Pnrr ci chiede di assumere ulteriori 70mila docenti entro il 2024”.
Molti i supplenti, ma il loro numero, precisa Bianchi, “va commisurato all’intero organico docente, che si attesta a 800 mila insegnanti, fra posti comuni e di sostegno, e comprende anche una quota fisiologica dovuta ad assenze, distacchi e comandi presso altre amministrazioni”.
La formazione dei professori partirà “questo autunno”, annuncia il ministro. Sarà “gratuita”, precisa. “È una prima grande risposta alla necessità, emersa in pandemia, di aggiornare le competenze digitali del personale e di innovare la didattica”.
L’organico presente è stato mantenuto “fino al 2025/26” nonostante la denatalità, che però “non è solo un problema della scuola – afferma Bianchi – è un tema-Paese. Per questo nel Pnrr ci sono 3,1 miliardi su asili e scuole infanzia, per aumentare di oltre 260mila i posti disponibili”.
“Siamo fieri del lavoro fatto sul Pnrr – dice il ministro -abbiamo rispettato tutti insieme impegni e scadenze”. Bianchi assicura che “famiglie e ragazzi cominceranno a vedere nuovi acquisti per arredi e laboratori, classi digitali, interventi di manutenzione”. Infine, spiega: “Completeremo il rilancio della filiera tecnico-professionale, dopo gli Its cambieremo istituti tecnici e professionali”.
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