La diocesi di Roma si è stretta in preghiera per il suo ex vescovo. La Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della città eterna, si è riempita di fedeli, con file all’ingresso fin dal primo pomeriggio, per la messa di preghiera per Benedetto XVI, gravemente malato, celebrata dal cardinale vicario Angelo De Donatis.
“Benedetto XVI, umile operaio nella vigna del Signore, è testimone dell’Incontro” con Gesù, che è all’origine “dell’essere cristiano”, “collaboratore della verità e della gioia, dell’amore a Cristo e alla Chiesa. Uomo della Parola e uomo di parola, ci indica in questo momento, come ha fatto negli ultimi dieci anni, che ‘chi crede non è mai solo’. Anche nella vecchiaia e nella malattia, si continua a sostenere l’umanità con l’offerta di sé stessi”, ha detto nell’omelia. “Rivestito ‘di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, in profonda comunione con papa Francesco, il papa emerito è segno del volto bello della Chiesa che riflette la luce del volto di Cristo“.
Le condizioni di salute di Benedetto XVI intanto restano “stabili”, secondo quanto riferisce una fonte direttamente dal Monastero Mater Ecclesiae.
Al momento non trapelano ulteriori dettagli se non che il Papa emerito ha continuato stamane, nella sua camera e pur con le difficoltà di un quadro clinico ancora grave, a partecipare alla messa, concelebrandola con mons. Georg Gaenswein semplicemente indossando una leggera stola sopra il camice della sua degenza.
Le quattro memores domini e l’infermiere fra Eligio continuano a costituire intorno a Ratzinger, tenuto sotto costante controllo medico, un cordone di sicurezza e assistenza continue.
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