di Michela Suglia (ANSA) – ROMA, 24 GEN – Tra i palazzi del potere, gli uffici dei parlamentari e le case dei leader, la politica torna al chiuso, per trattare e decidere. La partita del Quirinale riapre i luoghi clou e ne popola altri. Fra le new entry spicca Villa Grande, la dimora sull’Appia antica che è diventata la nuova Arcore di Silvio Berlusconi al sud. Fu a lungo la residenza di Franco Zeffirelli, è tornata in possesso del Cavaliere che ne ha fatto il set degli ultimi vertici del centrodestra incontrando lì gli alleati, per lo più a pranzo. Nel centrosinistra invece spunta la casa di Giuseppe Conte, a due passi da Montecitorio, che negli ultimi giorni ha ospitato Enrico Letta e il ministro Roberto Speranza, soprattutto la mattina presto.
Con il rebus del Colle i luoghi storici e non della politica riaprono le porte. Fra quattro mura si consumano trattative e confronti più o meno segreti. Fino a poco tempo fa è stato il Nazareno, la sede del Pd il luogo di assemblee prese d’assalto all’esterno dal ‘circo mediatico’.
Da marzo la ‘dialettica’ si è spostata all’Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione creatura di Nino Andreatta, nome storico della sinistra democristiana e ora diventata l’ufficio del suo ‘figlioccio’, Letta appunto. Il segretario Dem ne ha ripreso la guida, una volta rientrato da Parigi. Così nel palazzo di impronta fascista a pochi metri dal Senato, a lungo punto di riferimento di Romano Prodi quando era presidente del Consiglio, Letta ha incontrato Matteo Salvini per la prima volta ad aprile. E lì si vocifera che lo abbia rivisto la settimana scorsa. Del resto a pochissima distanza c’è l’ufficio di Salvini-senatore con affaccio sulla chiesa di San Luigi de Francesi, meta di turisti per il ciclo di Caravaggio. A metà strada tra Letta e Salvini si posiziona Palazzo Giustiniani che ospita vari uffici dei senatori (oltre alla presidente Casellati e ai senatori a vita) e in particolare quello di Matteo Renzi. E faccia a faccia tra l’ex premier e altri leader non sono mancati neanche qui. Teatro di altri confronti è stata negli ultimi giorni la Camera: negli uffici dei vari gruppi hanno accolto dirigenti, presidenti e pure i delegati regionali. Con grande affollamento nelle ultime ore: ieri ad esempio quasi in contemporanea e a un paio di distanza, c’erano Salvini e Letta. In serata sempre a Montecitorio si è riunita la cabina di regia’ del Movimento 5 stelle, con Conte, mentre oggi è toccato a un confronto tra Salvini e Giorgia Meloni quando era appena cominciata la prima votazione.
Infine, tra i luoghi più insoliti e inaspettati spicca Zoom: sdoganata dalla pandemia insieme alla dad, sulla piattaforma on line è andato in scena l’ultimo vertice del centrodestra. Quello più atteso, per il passo indietro di Berlusconi. Ma anche quello in cui il protagonista è stato il grande assente. Mai visto né collegato on line, tra l’irritazione e lo sconcerto di parecchi presenti.
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